[20/02/2013] News

LeaderShip 2020: come assicurare il futuro della cantieristica nell'Ue

L’industria marittima europea punta sull’energia rinnovabile e la green economy

Oggi la Commissione europea ha presentato la nuova strategia LeaderShip 2020 che punta ad «Aumentare la concorrenzialità delle tecnologie marittime europee». Il Commissario Ue all'Industria e Antonio Tajani e  Sea Europe, l'associazione europea delle costruzioni navali e dell'equipaggiamento marittimo, hanno sottolineato che  «La nuova strategia è il risultato di una stretta collaborazione tra l'industria, i sindacati, le regioni marittime, gli Stati membri e la Commissione europea».

La cantieristica europea dà lavoro ad oltre 500.000 addetti ed ha un fatturato medio annuo di circa 72 miliardi di euro, ma deve far fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita e, come molti altri settori industriali, vive una crisi senza precedenti. L'industria europea delle costruzioni navali e dell'equipaggiamento marittimo conserva però un'eccezionale capacità di progettare, produrre e costruire una vasta gamma di navi ad alta tecnologia e di strutture marittime che soddisfano le prescrizioni più stringenti in fatto di ecologia e di sicurezza.

L'industria europea delle costruzioni e riparazioni navali si compone di circa 300 cantieri, l'80 % dei quali si può definire di dimensioni tra piccole e medie (per navi da 60 a 150 metri). Gli altri cantieri possono essere definiti "grandi". Circa il 90% del portafoglio ordini è destinato a mercati esteri. La produzione europea di equipaggiamento navale (propulsione, movimentazione carichi, comunicazioni, automazione, sistemi integrati ecc.) si compone di circa 7 500 imprese di cui la stragrande maggioranza può essere considerata di dimensioni tra medie e piccole. Circa il 70 % della produzione è destinato a mercati esteri.

Rispetto alla strategia precedente, LeaderShip 2020 coinvolge un ventaglio  più ampio di soggetti: tutte le industrie delle tecnologie marittime e rappresentanti dei loro clienti, quali il settore dell'energia eolica, gli armatori e il settore del dragaggio. Hanno inoltre partecipato attivamente al processo le regioni dell'Ue e si è rivolta particolare attenzione al potenziale di "specializzazione intelligente".

LeaderShip 2020 si basa sulla strategia LeaderSHIP 2015 - pubblicata nel 2003 - che poneva in risalto la concorrenzialità, l'innovazione e la specializzazione nei segmenti di mercato opportuni. La nuova strategia offre una serie di raccomandazioni per il breve e medio periodo, «Finalizzate a promuovere la crescita sostenibile e i posti di lavoro di alto livello nonché a far fronte alle problematiche sociali che minacciano attualmente la cantieristica» e propone di agire in quattro aree principali:

Occupazione e competenze. La strategia mette in risalto il problema della scarsità di personale qualificato nel settore e propone un approccio sistematico a livello dell'Ue per mappare le competenze disponibili e far fronte al fabbisogno di competenze e formazione con l'uso di programmi dell'Ue quali il Programma per il cambiamento e l'innovazione sociale 2014-2020. Si prevede inoltre la partecipazione degli Stati membri e delle regioni, specialmente mediante la creazione di reti regionali. LeaderShip 2020 esorta  anche a «Comunicare efficacemente la visione a lungo termine del settore marittimo. Si dovrebbero sfruttare gli strumenti esistenti sotto forma di programmi e iniziative dell'Ue per pubblicizzare l'attrattiva di una carriera nel settore delle tecnologie marittime europee». L'altra raccomandazione è quella di «Promuovere la mobilità e studiare come i titoli di studio e i sistemi di accreditamento nell'Ue per soddisfare i bisogni del mercato e migliorare le prospettive di impiego dei laureati».

Migliorare l'accesso al mercato e la parità delle condizioni. Questi interventi comportano la partecipazione di organismi internazionali quali l'Ocse, l'Omc e l'Oil sui temi della proprietà intellettuale e degli appalti pubblici. Essi riguardano in modo particolare: La necessità di ridefinire il ruolo del Gruppo di lavoro dell'Osce sulle costruzioni navali al fine di esaminare nuovi modi di regolamentare le pratiche di mercato sleali e non sostenibili. Tale attività dovrebbe comprendere il monitoraggio degli interventi statali e dell'evoluzione dei prezzi. Sarebbe inoltre opportuno studiare nuovi metodi per ridurre la capacità e aggiornare le norme comuni; L'elaborazione di un quadro generale e di una strategia al fine di inserire "obiettivi di valore pubblico" negli appalti pubblici europei oltre a livelli superiori di innovazione come pure l'applicazione di una maggiore reciprocità tra Stati membri dell'Unione e paesi terzi in fatto di apertura dei mercati.

Accesso ai finanziamenti. L'accesso ai finanziamenti è diventato  il singolo fattore di maggiore importanza nel partecipare agli appalti internazionali di costruzioni navali. Rientrano tra i metodi per affrontare i problemi dell'accesso ai finanziamenti, del finanziamento dei miglioramenti ambientali e della diversificazione in nuovi mercati: Fare il migliore uso possibile delle opportunità di finanziamento della Bei e della possibilità di ampliarne l'attività di erogazione di prestiti, principalmente per progetti relativi ai trasporti navali ecocompatibili, alle energie rinnovabili off-shore e all'ammodernamento; Esaminare l'opportunità di un potenziale provvedimento di finanziamento a lungo termine della cantieristica a carico della Commissione europea, degli Stati membri, degli operatori finanziari e del settore delle tecnologie marittime; In merito inoltre alla possibilità di creare un "Partenariato pubblico-privato" (Ppp)marittimo, la strategia invita il settore «Ad esaminare la possibilità di un Ppp specifico alla luce della struttura del settore in Europa e nel rispetto delle norme sugli aiuti di Stato.

Ricerca, sviluppo e innovazione La strategia LeaderSHIP 2020 propone che l'industria «Sviluppi una tabella di marcia verso un Ppp a livello dell'Ue (Horizon 2020) dedicato alla ricerca marittima su navi a emissioni zero e ad alta efficienza energetica, a navi a zero incidenti tecnici oltre che alle opportunità di mercato emergenti. Sarebbe da studiare anche la fattibilità di un Ppp sulle energie rinnovabili di origine marina». Gli Stati membri e le regioni costiere dovrebbero esaminare la possibilità di assegnare fondi strutturali 2014-2020 alla diversificazione del settore delle tecnologie marittime in nuovi settori di mercato, specialmente nel contesto delle strategie regionali di specializzazione intelligente.

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