[19/02/2013] News

Al via in Val di Fiemme i mondiali di sci nordico, ma stavolta niente "cattedrali nella neve"

Il legno locale domina la scena nelle strutture della manifestazione

Per una volta, i conti (almeno quelli ambientali) non si dovranno fare alla fine. E il pericolo di ritrovarsi con "cattedrali nel deserto" appena i riflettori si spegneranno è scongiurato. In attesa di conoscere quanti azzurri saliranno sul podio, i Mondiali di sci che si aprono domani in Val di Fiemme e proseguiranno fino al 3 marzo, hanno già fatto segnare un risultato importante: per la prima volta nella storia tutte le strutture della manifestazione (il palco delle premiazioni, i trofei, l'edificio per le tv, il pavimento del Palacongressi, l'area accrediti, i trofei, le 50 casette sparse nella valle) sono state realizzate con il legno delle foreste locali, gestite in modo sostenibile. Una scelta di sostenibilità, figlia dell'accordo tra gli organizzatori di Fiemme 2013 e il Pefc Italia.

«Le opere mondiali in legno - osserva Piero De Godenz, presidente del Comitato organizzatore di Fiemme 2013 - sono un segnale importante che la valle intera ha voluto dare di rispetto per il nostro patrimonio, di sensibilità e di indubbia cultura del legno. Il merito e i ringraziamenti vanno a tutte le amministrazioni comunali, ad ingegneri, architetti e imprese, ma anche alle scuole del legno locali».

Non ci saranno però solo vantaggi ambientali derivanti da Fiemme 2013. La scelta di sostenibilità degli organizzatori avrà un impatto positivo soprattutto per il tessuto produttivo locale: «Generalmente il legname viene ordinato all'estero"», spiega Antonio Brunori, segretario generale del Pefc Italia. «Questi mondiali rappresentano un punto di svolta. Perché tutto il legno proviene dalla stessa val di Fiemme e a trarne vantaggio saranno quindi i proprietari forestali, le ditte boschive, le segherie, gli artigiani e tutte le aziende di carpenteria e di costruzioni. L'indotto economico rimarrà tutto in questi splendidi territori».

C'è poi un altro fattore positivo: molte delle strutture realizzate saranno smontate e il materiale potrà essere riutilizzato successivamente. E l'edificio che ospiterà le oltre 500 testate accreditate all'evento, dopo il 3 marzo, verrà trasformato in un ostello per la gioventù.

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