[15/02/2013] News

Perù: vincono gli indios, Pluspetrol si ritira dalla selva delle tribù incontattate

Dopo che Survival International aveva inviato a The Guardian un rapporto che rivelava i piani segreti di Pluspetrol per la prospezione di gas nel Parque Nacional de Manu  in un'area di 1,5 milioni di ettari abitata da alcune tribù incontattate, nel Perù sud-orientale, il gigante degli idrocarburi argentino ha ceduto alle proteste internazionali e delle organizzazioni indigene ed ha fatto pubblicamente fatto marcia indietro.

Le più importanti organizzazioni indiane dell'Amazzonia peruviana, Aidesp, Orau, Fenamad e Comaru avevano inviato un appello all'Onu perché fermasse l'espansione del progetto Camisea. Jose Choro, un ex leader dei Nahua, ha detto a Survival: «Si sentono in continuazione gli elicotteri. I nostri animali sono fuggiti via, e non c'è più pesce».

Come spiega oggi l'Ong che difende i popoli indigeni, «La compagnia progettava segretamente di espandere il famigerato progetto Camisea nel Perù sud-orientale, all'intero di uno dei luoghi a maggiore biodiversità di tutto il pianeta, dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'Unesco». In un comunicato, Pluspetrol ammette di aver progettato quelli che descrive come «Studi geologici superficiali... effettuati per interesse scientifico», ma assicura che «Ora i piani sono stati abbandonati».

Dopo la bufera mediatica sollevata dalla denuncia (alla quale nel suo piccolo ha contribuito anche greenreport.it), anche il Servicio nacional de Áreas naturales protegidas por el Estado (Sernanp), ha detto che «La categoria del Parque nacional del Manu proibisce espressamente l'utilizzo delle risorse naturali.  Si tratta dell'area protetta con la maggiore biodiversità  del Perù e del mondo e per questo è stata dichiarata nel 1977 Zona Núcleo della Reserva de Biósfera del Manu  dal Programma uomo e biosfera  dell'Unesco». Il documento dell'ente statale peruviano che gestisce i Parchi nazionali sottolinea che «Sernanp non ha ricevuto e non è a conoscenza dell'esistenza di Piano di ricerca per realizzare  un'indagine geologica sul campo e geochimica di superficie all'interno del Parco e nella sua zona cuscinetto».

Quindi le ricerche svolte da Pluspetrol erano illegittime proprio come dicevano Survival e le comunità indie, e come aveva confermato la fuga di notizie. In realtà la multinazionale argentina aveva commissionato uno studio all'agenzia ambientale Quartz Services S.A., che aveva messo nero su bianco che i progetti di sfruttamento gasiero avrebbero «Non solo contribuito a dare continuità all'attività nel Lotto 88, ma anche allo sviluppo del Parco Nazionale di Manù».

Il progetto gasiero Camisea è uno dei più grandi dell'intera Amazzonia e il "Lotto 88" che si è tentato di sfruttare che si trova in gran parte all'interno della riserva Nahua-Nanti, creata per gli indiani incontattati dei quali le compagnie energetiche cercano perfino di negare l'esistenza. Survival ricorda che «Un decreto della Corte Suprema del 2003 proibisce qualunque espansione del progetto del gas Camisea ma, lo scorso anno, il ministro dell'Energia del Perù aveva approvato ulteriori prospezioni di gas all'interno del Lotto 88 violando non solo il decreto ma anche la legge internazionale. Un aumento delle attività esporrebbe le tribù incontattate che vivono nei pressi del blocco a gravissimo rischio di contrarre malattie, e minaccerebbe di cacciarle dalle loro case per sfuggire al rumore e alla distruzione».

Il direttore generale di Survival International, Stephen Corry, è molto soddisfatto: «Questi eventi costituiscono un successo clamoroso per i popoli indigeni del parco di Manù e per i loro sostenitori in tutto il mondo" ha commentato. Dopo esser stata smascherata, una compagnia che progettava chiaramente di effettuare prospezioni di gas nel parco ha dichiarato pubblicamente e categoricamente che non svolgerà più nessuna attività esplorativa. Ora dobbiamo concentrarci sulla riserva Nahua-Nanti, dove le prospezioni continuano. La riserva deve essere soggetta alle stesse restrizioni imposte sul parco di Manù».

 

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