[14/02/2013] News

E’ la microgenerazione la chiave per la decarbonizzazione della produzione di energia

La discussione sui metodi migliori per abbandonare progressivamente la produzione energetica da fonti energetiche fossili, in favore delle rinnovabili, va avanti da molto tempo ed è ormai abbastanza accettata e condivisa la strada del mix di utilizzo di tutte le rinnovabili, con un uso del gas quale fonte di transizione a scapito di carbone e petrolio. All'interno di questa discussione ce ne è poi un'altra decisiva, che vede scontrarsi chi punta sulla generazione distribuita di energia in piccoli impianti a chi ripropone il modello attuale di concentrazione in grandi impianti, comunque alimentati da sole, vento ecc.

Un "colpo" in favore della generazione distribuita arriva oggi dall'università di Bath, attraverso le parole della docente del Department of Electronic & Electrical Engineering, Furong Li (nella foto). Nel comunicato inviato a greenreport.it dall'ateneo inglese, il terzo per importanza dopo Cambridge e Oxford, la professoressa sostiene senza giri di parole che «Un elemento chiave di qualsiasi soluzione per decarbonizzare la nostra produzione generazione di energia elettrica sarà la micro generazione. Singole famiglie utilizzano tecnologie come i pannelli solari, turbine eoliche, impianti di cogenerazione e metodi di stoccaggio casalinghi per generare parte della propria energia da fonti rinnovabili, consumandola e stoccandola quando sarà più conveniente».

Come noto i costi sono proprio uno dei nodi della diatriba: aumentando il numero degli impianti di piccola-media dimensione collegati alla rete distributiva o a sistemi di accumulo, la minore dimensione degli impianti si è sempre detto che penalizza le economie di scala.

Ma gli studi della Li devono essere tenuti nella massima considerazione visto che le è stato appena assegnato l'ambitissimo Research Award Wolfson Merit dalla Royal Society per il suo lavoro nel campo della ricerca delle basse emissioni di carbonio. Il premio riconosce il contributo di ricerca della docente ad accelerare le mosse del Regno Unito verso le basse emissioni di carbonio. Il suo lavoro mira infatti a ridurre i costi di integrazione dei sistemi di energia rinnovabile e l'uso di incentivi economici.

Il lavoro di Li ha inoltre portato allo sviluppo di metodi di tariffazione che promuovono lo sviluppo della rete efficiente di energia in grado di soddisfare le esigenze dei clienti. Come risultato, l'80 per cento degli operatori di distribuzione del Regno Unito hanno adottato la sua metodologia di rete, e le modalità di gestione della rete elettrica del Regno Unito sono state radicalmente modificata.

Il lavoro della professoressa Li ha anche innescato una revisione della gamma di trasmissione e di distribuzione dei prezzi in tutto il mondo, tra cui Brasile, Irlanda, India e Cina. E' stata invitata a condividere il suo lavoro con i regolatori dell'energia brasiliani e lituani, e guiderà una delegazione in India nel mese di febbraio con l'obiettivo di esplorare economicamente un metodo efficiente di ricarica che sia anche socialmente accettabile.

Il premio Merit Wolfson permetterà a Li di concentrarsi sulla mappatura dell'attuale rete infrastrutturale dell'energia in tutto il Regno Unito, evidenziando le aree che più si prestano alla microproduzione e alla gestione dell'energia da casa. 

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