[13/02/2013] News toscana

Formazione 2.0, la Toscana scommette sulla Scuol@

Un Paese che non investe sulla scuola e formazione non ha futuro. Non siamo certo i primi a dirlo, ma è un dato di fatto che la scuola pubblica non sia stata adeguatamente supportata dai governi che si sono succeduti in questi anni, tanto che è sempre più necessario l'intervento dei genitori per garantire le "dotazioni" di base (dalla cancelleria, alla carta igienica per i bagni). E questo sarebbe anche "poco male" se la trascuratezza verso la scuola non interferisse pure con la qualità dell'offerta formativa, che quando è ancora garantita è grazie all'operato talvolta eroico del corpo insegnante, sempre più bistrattato.

Le situazioni sono diverse tra regione e regione, e ancora tra le singole amministrazioni locali, alcune delle quali - nonostante i tagli - raschiano il barile  a favore della scuola pubblica perché ritenuta un servizio irrinunciabile per il futuro dei giovani e quindi del Paese. E se parliamo di futuro è impossibile non fare riferimento a quella che, se non è la massima priorità, è comunque una necessità del mondo scolastico: quella di introdurre modalità rinnovate di formazione, basate sull'impiego delle nuove tecnologie di comunicazione incentrate sul digitale.

Dotare la scuola di questi mezzi non significa offrire optional ma garantire formazione di qualità, al passo con i tempi, in modo diffuso sul territorio, incluso le aree marginali. In questo contesto è da apprezzare lo sforzo della Regione Toscana che ha pubblicato un avviso per gli Istituti scolastici statali toscani di ogni ordine e grado, per introdurre azioni di innovazione scolastica basate sulle nuove tecnologie.

Due le azioni contenute nell'avviso pubblicato dall'Ufficio scolastico regionale per la Toscana (Usrt): Cl@assi 2.0 (ogni Istituto deve candidare due classi, per le scuole dislocate in zone montane e/o insulari. Le due classi candidate possono essere anche di plessi diversi e non in continuità); Scuol@ 2.0 (i progetti devono interessare almeno un plesso di scuola dove vi sia un ciclo di studi completo).

«Le nuove tecnologie possono avvicinare i ragazzi alla scuola rendendo più attrattivo il tempo passato sui banchi e come, anche a questo proposito, il bando in favore della scuola digitale abbia una sua evidente importanza- ha sottolineato la vicepresidente Stella Targetti- Sul sito della Regione Toscana è pubblicato il materiale di un convegno - sulla scuola "3.0″ - che l'assessorato regionale all'Istruzione organizzò lo scorso 3 dicembre, in Sant'Apollonia di Firenze, con la partecipazione di oltre 300 tra insegnanti e dirigenti scolastici. Fu in quella sede che venne anticipato il bando adesso aperto». L'avviso, pubblicato sul sito web dell'Usrt, permette alle scuole toscane di partecipare a una selezione che premierà i progetti migliori relativi alla organizzazione di classi (appunto Cl@assi 2.0) in cui lo strumento tecnologico sia di aiuto alla didattica. Possibile puntare anche su progetti relativi a una scuola intera (Scuol@ 2.0) in cui la tecnologia diventi strumento non solo di supporto alla didattica ma strutturi anche nuove forme spaziali dell'apprendere. Sono finanziabili acquisti di strumenti (Lim, tablet, pc, software, hardware...) e lavori di riorganizzazione degli spazi scolastici.

«Il bando rappresenta  un'opportunità di crescita e di cambiamento per tutto il mondo scolastico della nostra regione- ha aggiunto il direttore generale dell'Usrt, Angela Palamone- Per questo l'auspicio del direttore è che tanti istituti toscani partecipino al bando: le scuole, dirigenti scolastici, le segreterie e soprattutto gli insegnanti, sono oberate di molti impegni in questo periodo, ma l'innovazione è un tema fondamentale per il futuro dei ragazzi e, quindi, dell'Italia e il sistema dell'istruzione deve saperlo interpretare al meglio».

Il finanziamento ammonta a poco più di due milioni e mezzo di euro messi a disposizione da Regione Toscana e Usrt. Per le scuole situate in zone montane e/o insulari opera inoltre un accordo a tre (Uncem, Regione, Usrt) finanziato con ulteriori 800 mila euro (dal Fondo regionale per la Montagna) che serviranno per integrare i finanziamenti precedenti ma anche per costituire "Centri Scolastici Digitali": ciò avverrà in scuole situate nelle zone a rischio di chiusura causa la mancanza di un numero di alunni adeguato. Il totale delle risorse dunque disponibili per la successiva ripartizione nelle scuole supera i 3,3 milioni di euro. «Favorire elevati standard di qualità dell'istruzione, per raggiungere un livello di eccellenza nella didattica attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie e metodologie educative, è obiettivo comune tra enti diversi» ha commentato il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani.

Il termine di presentazione della domanda (esclusivamente on-line) scade martedì 26 febbraio. Le candidature saranno poi valutate da una Commissione composta da esperti nella formazione, nello sviluppo della conoscenza e negli strumenti Tic (tecnologie, informazione e comunicazione). L'elenco delle scuole selezionate sarà pubblicato, una volta terminate le operazioni della Commissione esaminatrice, sul sito dell'Ufficio scolastico regionale per la Toscana. Il contributo massimo per ogni singola idea progettuale nell'azione Cl@assi 2.0 non potrà superare 20 mila euro mentre 15 mila euro è il tetto massimo per ogni singola idea progettuale nell'azione Cl@assi 2.0 per le zone montane e insulari. 200 mila euro è il tetto massimo per ogni idea progettuale nell'azione Scuol@ 2.0.

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