[12/02/2013] News

Dalla Bei la seconda tranche di 500 milioni per il Mose di Venezia

Nonostante le forti perplessità sull'utilità e soprattutto sulle conseguenze ambientali dell'opera, il Mose di Venezia va avanti. Oggi a Roma è stata perfezionata una seconda tranche di 500 milioni del finanziamento della Banca europea per gli investimenti (Bei) per i lavori del Mose, il grande sistema ingegneristico per la salvaguardia di Venezia. Il finanziamento andrà al Consorzio Venezia-progetto  Nuova (Cvn), incaricato di realizzare il Mose dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attraverso il Magistrato alle acque di Venezia.   

Quella di oggi è la seconda tranche di un'operazione complessiva che la Bei ha approvato 4 anni fa per un livello massimo di finanziamenti concedibili pari a 1,5 miliardi di euro. La prima tranche di 480 milioni è stata erogata nell'aprile 2011.

Il Mose prevede di costruire a Lido, Malamocco e Chioggia, le tre bocche della laguna di Venezia, un sistema di  dighe mobili per la protezione della città dall'acqua alta. La Bei in un comunicato evidenzia che «Il Mose non è un'opera isolata, ma rientra nel Piano generale di interventi per la salvaguardia di Venezia e della laguna che il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha avviato nel 1987. Per la Bei l'operazione rientra in alcuni dei filoni tradizionali di finanziamento, quali le opere infrastrutturali e la tutela ambientale».

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