[08/02/2013] News

Rifiuti, l'Ue modifica la direttiva sugli imballaggi: ecco quando lo sono e quando no

Ai fini della certezza del diritto e di un'interpretazione armonizzata della definizione di "imballaggio" l'Ue rivedere e modificare l'elenco degli esempi illustrativi di ciò che è e di ciò che non è imballaggio. E lo fa in modo da chiarire ulteriori casi in cui la distinzione rimane imprecisa. E' stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi la direttiva che modifica quella del 1994 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio ( in particolare sostituisce l'allegato I appunto quello degli esempi illustrativi per i criteri previsti all'articolo 3, punto 1 della direttiva del 1994).

Gli Stati membri dovranno conformarsi alla nuova direttiva -  che entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione - entro il 30 settembre 2013 attraverso l'elaborazione e messa in vigore di disposizioni legislative, regolamentari e amministrative. I testi di tali atti statali dovranno essere comunicati.

Gli imballaggi sono tutti quei prodotti composti di materiali di qualsiasi natura, adibiti a contenere e a proteggere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all'utilizzatore e ad assicurare la loro presentazione. Sono inoltre imballaggi tutti gli articoli "a perdere" usati allo stesso scopo.

Dunque, l'imballaggio è quello per la vendita (imballaggio primario) ossia quello concepito in modo da costituire un'unità di vendita per l'utente finale o il consumatore. L'imballaggio è anche multiplo (imballaggio secondario) cioè quello concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita indipendentemente dal fatto che sia venduto come tale all'utente finale o al consumatore, o che serva soltanto a facilitare il rifornimento degli scaffali. Ed è anche quello necessario per il trasporto (imballaggio terziario) cioè imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione e il trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli per evitare i danni connessi al trasporto. L'imballaggio per il trasporto non comprende i container per i trasporti stradali, ferroviari e marittimi e aerei.

La nuova direttiva quindi per ciascun tipo di imballaggio identifica cosa è e cosa non è imballaggio.

Ad esempio sono imballaggi primari i vasi da fiori da usare solo per la vendita e il trasporto di piante. Ma non lo sono i vasi  da fiori destinati a restare con la pianta per tutta la sua durata di vita. Gli articoli da imballaggio progettati e destinati a essere riempiti nel punto vendita sono ad esempio i piatti e le tazze monouso, ma non lo sono le posate monouso.

Per quanto riguarda gli imballaggi per il trasporto vengono distinti gli articoli considerati imballaggio - come ad esempio le etichette fissate direttamente o apposte sul prodotto - dagli articoli considerati parti di imballaggio - ad esempio le etichette adesive apposte su un altro articolo di imballaggio  - e dagli articoli non considerati imballaggio come le etichette di identificazione a radiofrequenza.

Del resto il fine della direttiva sugli imballaggi è quello di armonizzare le misure nazionali in materia di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio sia per prevenirne e ridurne l'impatto sull'ambiente degli Stati membri e dei paesi terzi e assicurare così un elevato livello di tutela dell'ambiente, sia per garantire il funzionamento del mercato interno e prevenire l'insorgere di ostacoli agli scambi nonché distorsioni e restrizioni alla concorrenza nella Comunità.

Quindi prevede misure intese, in via prioritaria, a prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio a favorire il reimpiego degli imballaggi, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei rifiuti di imballaggio e, quindi, la riduzione dello smaltimento finale di tali rifiuti.

E dunque si applica a tutti gli imballaggi immessi sul mercato nella Comunità e a tutti i rifiuti di imballaggio, utilizzati o prodotti da industrie, esercizi commerciali, uffici, negozi, servizi, nuclei domestici e a qualsiasi altro livello, qualunque siano i materiali che li compongono.

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