[05/02/2013] News

Controlli ARPAT sull'aviosuperficie di Mensanello (SI)

In particolare il controllo della manifestazione Agro-bazia 2012 presso l’aviosuperfice di Mensanello, nel Comune di Colle di Val d'Elsa

In località Mensanello, nel Comune di Colle Val d'Elsa (SI) si trova una aviosuperficie, nell'ambito della "Tenuta di Mensanello ".

Da tempo ARPAT è stata interessata da esposti di cittadini e da richieste di accertamenti e supporto tecnico da parte del Comune di Colle di Val d'Elsa, relativamente alle attività svolte presso tale aviosuperficie .

In particolare negli esposti presentati da abitanti in aree prossime all'aviosuperficie, si lamentava che nello spazio aereo soprastante e nella vicina vallata viene svolta un'attività di volo acrobatico con sorvoli a bassa quota, evoluzioni pericolose ed assai rumorose, con piccoli aeromobli, elicotteri da esercitazione e veicoli ultraleggeri. Tali attività, secondo gli esponenti, sono facilmente accertabili dai video reperibili su www.youtube.com digitando la parola "mensanello".

In data 6 ottobre 2012 il personale del Dipartimento ARPAT di Siena ha effettuato misure fonometriche in occasione della manifestazione Agro-bazia, su richiesta del Comune di Colle di Val d'Elsa. In particolare la richiesta concerneva la verifica del rispetto della deroga ai limiti di immissione e emissione sonora rilasciata alla Tenuta di Mensanello (aut. 24/14390: il Comune di Colle val d'Elsa ha autorizzato la Tenuta di Mensanello a derogare ai limiti di immissione assoluti e emissione previsti dal piano di classificazione acustica e al criterio differenziale, per un numero massimo di "15 sorvoli/cicli", sulla base di una relazione tecnica presentata dal richiedente, che prevedeva, fra l'altro, che durante la manifestazione non sarebbero stati effettuati più di "10 sorvoli/cicli" per giorno).

Le attività di ARPAT sono state svolte anche nell'ambito di una delega di indagine della Procura della Repubblica di Siena.

Il personale ARPAT ha effettuato le misure fonometriche richieste ed ha anche verificato l'entità dell'attività aerea, che è risultata molto superiore a quanto richiesto nella deroga e conseguentemente autorizzato dal Comune. In particolare sono stati rilevati 252 movimenti totali di aereomobili (a fronte dei 15 movimenti richiesti dagli organizzatori della manifestazione). Questa circostanza è confermata e documentata con filmati nella relazione della Polizia Municipale del comune di Colle Val d'Elsa, che era presente alle misure fonometriche.

Come espressamente previsto dall'autorizzazione in deroga n.24/14390 il superamento del numero massimo di sorvoli/cicli ha comportato la decadenza della deroga e la conseguente applicazione dei limiti di immissione ed emissione e del criterio differenziale.

Le misure fonometriche hanno evidenziato il superamento del limite di immissione differenziale diurno a finestre aperte presso alcuni recettori abitativi, nonché dei limiti di zona per la classe acustica III, dove sono situati i recettori stessi.

Il personale ARPAT e la Polizia Municipale hanno inoltre verificato che le attività di volo hanno sistematicamente violato la quota minima di 2000 piedi sul livello del mare (pari a 609 metri slm, circa 400 metri sulla quota dell'aviosuperficie), stabilita dall'Ente Nazionale Aviazione civile (ENAC - nota 108738/SRS del 28/8/2012), essendosi avuti sorvoli a bassa quota e a distanze ravvicinate dalle abitazioni, con potenziale rischio anche per la sicurezza.

Il Dipartimento ARPAT ha trasmesso i risultati delle verifiche effettuate al Comune di Colle di Val d'Elsa, che ha emanato in merito una ordinanza del Sindaco (la n. 240 del 19.12.2012), ed ha dato comunicazione dei fatti all'Autorità Giudiziaria, che ha deciso il sequestro dell'aviosuperficie.

Il sequestro dell'aviosuperficie (le cui motivazioni concernono sia gli aspetti di inquinamento acustico che di sicurezza) ha avuto ampia risonanza fra gli appassionati e fra i potenziali utenti, che hanno espresso perplessità circa le metodologie usate per il controllo del rumore, ma ARPAT ha effettuato il controllo sulla base e con le modalità di quanto esplicitamente previsto dall'atto di deroga rilasciato dalla Amministrazione Comunale.

Si riconosce da un lato la complessità di inquadramento normativo della questione, dall'altro la carenza di una specifica disciplina per queste infrastrutture. Esse, per la loro specificità, avrebbero necessità (come è avvenuto per le piste da motocross, ad esempio) di norme specifiche e non di ricadere nella generica disciplina che regola le sorgenti sonore in generale. L'Agenzia (e non poteva far altro) ha operato applicando le leggi attualmente vigenti, non essendo suo compito sostituirsi al legislatore o al Ministero dell'Ambiente, che costituisce la fonte di riferimento per indirizzi univoci sulle norme di settore ed in particolare su quelle da esso emanate.

Nello specifico le misure di rumore non sono effettuate da ARPAT secondo la metodologia prevista per gli aeroporti (Decreto Ministeriale 31/10/97), in quanto l'aviosuperficie non rientra in tale disciplina relativa al rumore aeroportuale ma in quella del DPCM 14/11/97.

La applicabilità di quest'ultima normativa alle aviosuperfici, già comunicata dal Ministero dell'Ambiente alla Regione Toscana (Nota del Ministero dell'Ambiente del 20.10.2010 ), è stato confermata dal medesimo Ministero (Parere del Ministero dell'Ambiente del 24.12.2012) in seguito alla richiesto dallo stesso gestore dell'aviosuperficie Mensanello. In tale parere il Ministero ricorda l'applicabilità, anche a quelle infrastrutture, del criterio differenziale laddove si configurino attività connesse con esigenze produttive, commerciali e professionali.

Ulteriori informazioni: http://www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews/2013/028-13/028-13-controlli-arpat-sull-aviosuperficie-di-mensanello-si

Torna all'archivio