[01/02/2013] News toscana

Rinnovabili, Croce (Legambiente): «Se la Regione non si corregge, in Toscana non c’è spazio nemmeno per il microeolico»

La diffusione del mini-eolico nelle aree rurali è stato il tema al centro del convegno  "Mini-eolico e Agricoltura" che si è svolto oggi a Pieve Santo Stefano (AR), iniziativa promossa da associazione Ecosostenibilità, Legambiente Arezzo, Comune di Pieve santo Stefano e dall'Istituto professionale di Stato per l'agricoltura e l'ambiente (Ipsaa) "A.M. Camaiti".  «In base alle linee guida predisposte dalla Regione Toscana sarà quasi impossibile realizzare impianti eolici sul nostro territorio - ha introdotto criticamente Beppe Croce (Nella foto), presidente di Legambiente Arezzo - Che si parli di mini eolico o di grande eolico, viene di fatto posta la parola fine allo sviluppo di questo tipo di energia, che è invece utilissima al raggiungimento degli obbiettivi indicati dall'Unione europea per contrastare i cambiamenti climatici ed è la fonte di elettricità rinnovabile che impegna meno suolo.

Il Paer (Piano ambientale energetico regionale) prevede l'esclusione dell'eolico in tutte le riserve naturali (a meno che non ci siano diverse disposizioni da parte dei Parchi) e in tutte le aree considerate di valore estetico percettivo la cui immagine è storicizzata, ricadenti all'interno di coni e bacini visivi. Anche le aree residenziali e industriali risultano penalizzate arrivando a normare il micro eolico con le stesse declinazioni di impianti di grande taglia. Se la Regione non correggerà la sua impostazione non ci sarà spazio in Toscana per nessun tipo di energia eolica che sia maxi, mini o micro» ha concluso Croce. Con toni diversi ma sulla stessa linea di Legambiente anche Andrea Cutini, assessore all'Ambiente della provincia di Arezzo. «Riteniamo che quando si parla di eolico occorra riferirsi soprattutto a impianti di medie dimensioni, prima che grandi, salvo in zone particolarmente vocate, la cui scelta deve nascere da un confronto su scala regionale. Mi sembra però che la Regione si ponga in posizione di parziale chiusura: la bozza di Piano energetico ci pare fortemente restrittiva anche per gli impianti di micro e mini eolico. E' inutile dire di sì alle rinnovabili per poi creare sistemi di vincoli eccessivi che le frenano» ha concluso Cutini.

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