[01/02/2013] News

I pensionati ecoscettici contro gli scienziati climatici della Nasa

Nell'aprile del 2012, 49 ex dipendenti della Nasa inviarono una lettera alla attuale amministratore della National aeronautics and space administration chiedendo che imbavagliasse gli scienziati climatici del NASA Goddard institute for space studies (Giss). Nessuno di questi ex dipendenti Nasa aveva mai condotto una qualche ricerca sul clima, ma nonostante a loro ignoranza in materia contestarono le conclusioni alle quali erano arrivati gli esperti climatici del Giss Nasa. La lettera venne rilanciata con grande evidenza dai media Usa perché si trattava di persone note che avevano lavorato alla Nasa, ma gli argomenti erano molto deboli e ricalcavano le accuse già più che abbondantemente confutate degli eco-scettici. Come ribadisce Skeptical Science: «Astronauti e ingegneri non sono esperti del clima».

Ma qualche giorno fa un gruppo di 20 pensionati un gruppo di 20 "Apollo era NASA retirees" ha messo insieme una rudimentale relazione sul clima ed ha pubblicato un comunicato stampa nel quale affermano che la questione del global warming di origine antropica non è stata risolta e che in realtà non c'è niente di cui preoccuparsi. Il documento è privo di firme ma i componenti del gruppo lo descrivono come «Composto da scienziati spaziali di fama con un formale percorso formativo di decenni in ingegneria, fisica, chimica, astrofisica, geofisica, geologia e la meteorologia. Molti di questi scienziati hanno Ph.Ds».

In realtà il leader del gruppo sembra essere il 77enne H. Leigthon Steward, un ex dirigente dell'industria petrolifera e gasiera e la fonte del comunicato stampa collega il gruppo di pensionati Nasa al sito web "co2isgreen", noto per essere finanziato dalla lobby dei combustibili fossili.

Dana Nuccitelli su Skeptical Science scrive che «La storia può essere riassunta in modo molto semplice: un gruppo di scienziati della Nasa in pensione senza alcuna esperienza di ricerca scientifica sul clima ha ascoltato un paio di scienziati climatici e qualche scienziato contrario finanziato dall'industria dei combustibili fossili, ha letto un blog sul clima, si è posto alcune domande relativamente semplici ed ha deciso che a queste domande non si può rispondere, poi ha messo insieme una relazione molto rudimentale ed ora si aspettano le persone li ascoltino perché lavoravano alla Nasa. E' puramente un appello all'autorità, salvo che i partecipanti non hanno alcuna autorità o competenze nella scienza climatica».

La maggior parte del rapporto è dedicata a riassumere alcuni aspetti di base della scienza del clima, come l'effetto serra. Alla fine elenca sette "conclusioni", la maggior parte dei quali sono domande che secondo i pensionati Nasa Sono ancora da risolvere», ma che in realtà hanno già avuto risposte esaurienti e note e che sono addirittura messe nero su bianco nei grafici e nel video che pubblichiamo..

Dopo aver riproposto le rozze e trite tesi climate skeptic e non essere andati oltre la più rudimentale ricerca sul clima, i pensionati della Nasa però concludono erroneamente che l'incertezza può giustificare l'inazione riguardo al cambiamento climatico: "Nonostante le dichiarazioni di consenso e di altri ricorsi all'autorità, non si conoscono queste risposte. Una volta tolta di mezzo la politica, l'evidenza finora (2011) è che l'attuale effetto netto è basso o incerto (considerando le molteplici feedback noti e potenziali). In quanto tale, le aggressive e straordinariamente ampie (sic!) misure da parte dei governi per ridurre la produzione di CO2 non sono giustificate». L'attacco preventivo alla svolta annunciata da Barack Obama contro i cambiamenti climatici è evidente." Ma questa conclusione degli "Apollo era NASA retirees" mostra un errore nella gestione dei rischi che è molto comune tra i climate skeptic: «Non è diversa dal dire "Io non credo che avrò un incidente d'auto, per cui non faccio l'assicurazione automobilistica" - ironizza Skeptical Science - L'americano medio ha una probabilità del 30%   di essere coinvolti in un grave incidente automobilistico nel corso della sua vita e le probabilità di cambiamenti climatici molto pericolosi e dannosi sono ancora più alte se si continua sulla strada del business-as-usual, dato che è lo scenario più probabile».

I "climate contrarians" come questi pensionati della Nasa in sostanza credo che si verificherà comunque la migliore delle ipotesi e che il cambiamento climatico sia vicino al limite inferiore della sua possibile estensione, quindi saremo facilmente in grado di far fronte ai cambiamenti climatici futuri. Questa è una possibilità, ma la migliore delle ipotesi è solo uno dei possibili risultati, e rappresenta una probabilità molto bassa nel complesso dei fenomeni già in atto. La verità e che tutti i dati che abbiamo a disposizione, come hanno ribadito il recente World economic forum e la stessa Banca mondiale, ci dicono che dobbiamo prepararci ad impedire che si verifichi la peggiore delle ipotesi, o anche lo scenario più probabile. Le cose vanno male, nonostante i pensionati Nasa credano il contrario.

La cosa abbastanza sconcertante (ma non improbabile) è che gli "Apollo era NASA retirees"  si aspettino che l'opinione pubblica prenda sul serio le loro opinioni dilatorie sul global warming, nonostante il fatto che non siano riusciti a far altro che riproporre tesi stantie che non comprendono gli aspetti fondamentali della gestione del rischio, il che è piuttosto strano  dal momento che l'Apollo 13 ed altre tragedie spaziali rappresentano un duro monito sulla necessità di prepararsi ad affrontare lo scenario peggiore.

In realtà molte delle domande alle quali i pensionati Nasa credono che nessuno abbia ma risposto sono state abbondantemente risolte dalla scienza. Sappiamo che gli esseri umani stanno causando il global warming, sappiamo che ci sono anche variabili naturali nel sistema climatico e sappiamo che le conseguenze sul clima saranno pessime se proseguiremo sull'attuale percorso. Quanto i cambiamenti climatici saranno nocivi è una questione aperta, che dipende in gran parte dalla rapidità ridurre le nostre emissioni di gas serra. Ma i 20 pensionati della Nasa chiedono di ritardare l'azione, nella speranza che si verifichi per miracolo  lo scenario migliore. Si tratta di una totale mancanza di gestione del rischio, perché se sbagliano e il migliore dei casi (come indicano tutti i dati) non ci sarà, ci troveremo ad affrontare conseguenze molto pesanti e ci sarà ben poco che potremo fare per mitigarle.

Skeptical Science conclude: «Come per l'ultima lettera dei pensionati Nasa, non c'è alcuna ragione per la quale dovremmo prestare attenzione a questo documento e ci sono ottime ragioni per le quali dovremmo respingere le sue conclusioni». Forse questi pensionati farebbero meglio a lasciare che della scienza climatica se ne occupino i veri esperti del clima della Nasa, che sono tra i migliori al mondo.

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