[31/01/2013] News toscana

Da Firenze un bell'esempio: risparmiare energia per vivere meglio

Migliorare la vivibilità negli spazi chiusi risparmiando energia. Con questo obiettivo l'Agenzia fiorentina per l'energia (Afe) ha installato nell'aula destinata alla formazione della propria sede, un impianto di ventilazione meccanica controllata (Vmc) con recupero di calore, che ha portato gli uffici dell'Agenzia a salire di una categoria energetica: partiti dalla G (la peggiore) hanno raggiunto la E. «Sono felice di questo concreto passo avanti, e ringrazio i nostri tecnici che hanno permesso un nuovo buon risultato. Per vincere la sfida ambientale dell'efficienza degli edifici occorre passare dalla teoria alla pratica, e fare degli edifici pubblici dei buoni esempi tangibili» ha dichiarato Sergio Gatteschi, amministratore unico di Afe. L'aerazione degli edifici rappresenta un aspetto importante, in termini di comfort, vivibilità e risparmio energetico.

Per questo motivo gli standard qualitativi da raggiungere nella realizzazione di ambienti, che siano al contempo funzionali e salubri, sono cresciuti notevolmente. Un impianto di ventilazione meccanica controllata, rappresenta una soluzione valida per l'indispensabile ricambio d'aria che avviene in modo costante e continuo, limitando al massimo le dispersioni energetiche, e gli sprechi di calore che derivano dall'apertura delle finestre. L'impianto installato dall'Agenzia è caratterizzato da un sistema definito a doppio flusso, hanno spiegato da Afe: tramite la presenza di due ventilatori, l'aria esausta presente in ambiente viene estratta e, contemporaneamente, ne viene immessa di nuova (pre-temperata da quella estratta, grazie alla presenza dello scambiatore di calore).

Quindi il sistema di ventilazione è caratterizzato da una doppia rete di canali per la distribuzione, sia dell'aria di mandata, sia dell'aria di estrazione. Pertanto, questa tipologia di impianto a doppio flusso permette non solo il ricambio d'aria, ma anche il recupero di calore dell'aria esausta in uscita. Le due diverse reti di canali dell'aria, in entrata e in uscita, vengono fatte confluire in uno scambiatore di calore aria-aria, dove l'aria esausta (più calda) trasferisce parte del proprio calore all'aria in ingresso, riscaldandola, senza che ci sia la miscelazione dei due flussi. In estate avviene il procedimento inverso: lo scambiatore fa sì che l'aria estratta dagli ambienti climatizzati, temperi l'aria più calda proveniente dall'esterno.

Il rendimento dello scambiatore di calore dell'impianto è dell'87% (tale percentuale rappresenta all'incirca il risparmio di energia in riferimento alle dispersioni per ventilazione  rispetto ad una ventilazione tradizionale dei locali eseguita aprendo le finestre) e, altro aspetto importante dal punto di vista energetico, questi impianti necessitano di poca energia elettrica per funzionare (21 Watt alla velocità minima, e mediamente 44 Watt) mantenendo elevate le prestazioni energetiche dell'edificio. «Questo intervento simboleggia bene l'impegno dell'Agenzia fiorentina per l'energia: coniugare innovazione tecnologica e salvaguardia dell'ambiente. Un piccolo ma significativo esempio di quella green technology che rappresenta una frontiera avanzata e necessaria», ha commentato l'assessore all'Ambiente della Provincia di Firenze, Renzo Crescioli (nella foto).

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