[25/01/2013] News

Autorizzazione unica ambientale, Clini: «Sarą approvata prima delle elezioni»

Pare che arriverà prima delle elezioni il via libera all'Autorizzazione unica ambientale (Aua), uno degli strumenti di semplificazione per le imprese introdotti dal "Semplifica Italia"  (legge n. 35 del 2012) con lo scopo di alleggerire il carico degli adempimenti amministrativi previsti dalla vigente normativa ambientale, garantendo comunque la tutela dell'ambiente.

A dichiaralo è lo stesso ministro dell'Ambiente, Corrado Clini (nella foto): «Il rinvio del parere sull'Aua, deciso nei giorni scorsi dalla Commissione ambiente della Camera, non va inteso come atto dilatorio e tanto meno mette quindi in discussione l'approvazione di questo importante provvedimento prima delle elezioni». Il ministro ha precisato che di fronte alla richiesta della Commissione di disporre di qualche giorno in più per effettuare un ultimo approfondimento tecnico, sarebbe stato irragionevole che il governo si fosse impuntato. 

Ricordiamo che i destinatari del provvedimento sono le microimprese, le piccole e medie imprese (Pmi) nonché gli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale. La domanda per il rilascio, corredata dai documenti, dalle dichiarazioni e dalle altre attestazioni previste, dovrà essere presentata al Suap (Sportello unico per le attività produttive) che poi trasmetterà la documentazione alle autorità competenti.

Tra gli atti sostituiti dall'Aua, ad esempio, l'autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali, l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, la documentazione previsionale di impatto acustico. Tra i vantaggi auspicati, i minori costi organizzativi per le imprese che dovranno formulare una sola richiesta, per via telematica, ad un interlocutore unico; inoltre, l'Aua ha una durata di quindici anni a partire dalla data di rilascio, superiore a quella ottenibile richiedendo singolarmente le autorizzazioni. «Si tratta di una misura attesa e importante che ha già ricevuto il via libera da parte della Commissione ambiente del Senato e che preferiamo segua in Parlamento un percorso il più condiviso e partecipato possibile», ha concluso Clini.

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