[24/01/2013] News

Pił cultura per lo sviluppo. Presentato l'appello di Abbraciamolacultura alle forze politiche

Tra i primi firmatari Camusso, Beni, Cogliati Dezza, Oliva, Camilleri, Gregoretti, Leon, Odifreddi, Scola, Virzģ

Oggi a Roma la Coalizione Abbracciamolacultura ha presentato il suo documento programmatico ed ha lanciato un appello a sostenerlo, indirizzandolo alle forze politiche per rilanciare la Cultura come elemento di sviluppo. Abbracciamolacultura è una coalizione di un centinaio di soggetti collettivi, attiva dal 2010, e nata per rispondere alle difficoltà dei settori che riguardano la formazione, la ricerca, la tutela, la promozione, la valorizzazione dei beni e delle attività culturali, la difesa e la valorizzazione dell'ambiente e del territorio, ed ha presentato proposte concrete per le politiche culturali in Italia, perché siano inserite nell'agenda politica del prossimo Governo. L'appello "Più cultura per lo sviluppo" «Intende proporre la cultura come scelta strategica per il futuro, per una comunità più consapevole della propria storia, della propria identità, che promuova creatività e innovazione».

Ecco il testo dell'appello:

La cultura come fattore di sviluppo

La valorizzazione dell' immensa ricchezza culturale del nostro Paese può costituire una strategia di sviluppo equo e sostenibile, per l'oggi e per il futuro. Questa ricchezza ci connota nel mondo e può permettere di attrarre nuove energie e nuovi investimenti. L'accesso, la fruizione e la conoscenza aperti a tutti,  la promozione della partecipazione dei cittadini  sono le condizioni per un humus culturale fertile, diffuso, intimamente connesso al territorio.

Riconoscimento del lavoro

Il lavoro è essenziale per valorizzare il passato e il presente della nostra cultura e assicurarle il futuro. Abbiamo professionalità e saperi che non devono essere dispersi, che devono crescere e sempre più qualificarsi, che vanno riconosciuti e tutelati. La Repubblica, nell'insieme delle sue istituzioni, deve dare orientamento e direzione alla governance della tutela e della valorizzazione, e garantire la libertà della produzione culturale.

Richiesta alle forze politiche 

Chi si candida a governare il Paese deve assumersi l'impegno a considerare la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesistico-ambientale italiano e la promozione della produzione culturale  priorità nazionali. In particolare la Coalizione chiede alle forze politiche un impegno straordinario su quattro temi.

1. Cultura materia prima italiana: occorre un sistema partecipato di  programmazione pluriennale integrata, che possa contare su un ciclo di investimenti produttivi, capaci di esprimere una reale domanda di lavoro qualificato. Serve una cultura della programmazione che faccia dialogare i diversi livelli istituzionali;

2. Cultura = lavoro: è necessario che il lavoro per conservare, valorizzare, promuovere, gestire i beni e le attività culturali disponga di un convinto sostegno, di riconoscimento, in termini sia professionali sia di stabilità e diritti, anche nel mondo degli appalti.

3. Apprendimento permanente e partecipazione attiva: occorre promuovere la partecipazione attiva dei cittadini alla fruizione delle opportunità culturali, alla definizione delle scelte e degli obiettivi e all'elaborazione dei piani strategici che coinvolgono gli specifici  territori. La scuola pubblica e l'università devono avere un ruolo fondamentale per far maturare linguaggi e strumenti utili all'accrescimento culturale.

4. Risorse: investire risorse pubbliche, portandole almeno alla media europea, è una buona scelta per lo sviluppo.

"Abbracciamo la cultura"  invita le cittadine e i cittadini a sottoscrivere e sostenere l'appello "Più cultura per lo sviluppo" per rivolgerlo alle forze politiche che si candidano a governare il Paese.

I primi firmatari sono: Susanna Camusso, Paolo Beni, Vittorio Cogliati Dezza, Federico Oliva, Tsao Cevoli, Alessandro Pintucci, Francesca Duimich, Carla Accardi, Bruno Cagli, Andrea Camilleri, Filippo Coarelli, Francesco Ernani, Ugo Gregoretti, Paolo Leon, Piergiorgio Odifreddi, Antonio Pappano, Giorgio Parisi, Giulio Scarpati, Ettore Scola, Paolo Virzì. 

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