[23/01/2013] News

Contrordine: mangiare sgombri (e gallinelle) non è più una scelta sostenibile

Mcs: in declino gli stock dell’Atlantico

Dopo anni di promozione come scelta di pesce popolare e sostenibile adesso lo sgombro (Scomber scombrus), un ottimo pesce azzurro ricco di Omega 3, secondo la Marine Conservation Society (Mcs) dovremmo più metterlo nei nostri piatti solo occasionalmente.

La nuova classificazione dello sgombro fatta dall'autorevole associazione britannica è infatti «Il risultato del sovrasfruttamento degli stock e della conseguente sospensione della certificazione Marine Stewardship Council agli sgombri del nord-est Atlantico, il che significa che non è più considerata una pesca sostenibile».

Bernadette Clarke, responsabile pesca dell'Mcs, spiega che «Gli sgombri sono sempre stati più numerosi a nell'Atlantico nord ovest. Lo stock si sposta  tra le acque islandesi e delle Fær Øer,  probabilmente in seguendo le loro prede: piccoli pesci, crostacei e calamari. Di conseguenza entrambi i Paesi hanno cominciato a pescare sgombri più di quanto fosse stato concordato precedentemente. Il totale delle catture è di gran lunga superiore a quello che è stato scientificamente raccomandato e precedentemente concordato da tutti i Paesi partecipanti. I negoziati per l'introduzione di nuove quote cattura nuovi non sono ancora riusciti a trovare un accordo».

Il Mcs dice che gli sgombri hanno buone alternative: le aringhe e le sardine che sono entrambe pesci compresi nell' Eat List dell'Ong.  «Se la gente vuole continuare a mangiare sgombro devono garantirsi di comprarlo da una fonte il più sostenibile possibile. Ciò significa pesce catturato localmente con metodi tradizionali, o da fornitori che hanno sottoscritto i principi dell' Mackerel Industry Northern Sustainability Alliance», rincara la Clarke.

Gli sgombri del Mediterrneo sembrano quindi fuori dalla lista di pericolo dell'Mcs che invece ci mette un altro pesce molto gradito ai buongustai: la gallinella, che negli ultimi anni è diventato uno dei piatti forti dei ristoranti di mezza Europa e le sue virtù sostenibili esaltata da una serie di chef famosi. Ma Bernadette Clarke mette nuovamente in guardia: «La mancanza di dati sui livelli di stock, la consulenza scientifica per ridurre le catture e le preoccupazioni per la gestione della pesca hanno portato l'associazione a spostare la gallinella dalla Fish to Eat list ed a dargli una classificazione "precauzionale. In particolare, le gallinelle rosse e grigie vengono ora classificate dagli scienziati come "data-limited stocks" e ci sono poche informazioni disponibili sui livelli degli stock e su quante ne vengano pescate. Dato che le gallinelle sono state  storicamente prese come catture accessorie, catturate accidentalmente durante la pesca  di altre specie e non sono nel mirino degli interessi della pesca commerciale - non ci sono restrizioni di cattura o di taglie minime di sbarco. Se la specie deve  diventare "commercially targeted sustainably", abbiamo bisogno di comprenderne la biologia degli stock e gestirle in modo appropriato».

Secondo la Clarke la gallinella rossa, così come molte altre specie, «E' anche vittima degli alti livelli di rigetto, cioè quando i pesci che non sono richiesti e vengono rigettato a mare morto. Il rigetto i è comune a causa della scarsa domanda del mercato. Un'analisi preliminare degli scienziati dell' International Council for the Exploration of the Sea ha dimostrato che più della metà delle gallinelle rosse catturate nel Canale della Manica vengono scartate. Avevamo sperato che l'aumento del consumo e della domanda per le due specie avrebbero alleviato la necessità di sprecare pesci come questo, ma chiaramente non è successo».

Uno degli obiettivi che l'Mcs si prefigge con le liste Fish to Eat ed Avoid è quello di garantire che tipi di pesca attualmente sostenibili non diventino il prossimo problema di sovrasfruttamento. Cambiando il suo rating in base alla consistenza degli stock, l'Mcs cerca di fare in modo che la consistenza delle popolazioni di specie comuni e popolari non scenda a livelli preoccupanti.

Nonostante il downgrading dello sgombro e della gallinella, c'è anche qualche buona notizia per le altre specie: molti stock di aringa e merluzzo nero possono essere ora mangiati con la coscienza a posto e la sogliola dal Canale della Manica è comparsa per la prima volta nella lista dei pesci che si possono mangiare tranquillamente.

Ta i pesci da mangiare senza sentire un peso sullo stomaco prima di addentare un solo boccone ci sono anche nuovi pesci allevati con l'acquacoltura biologica:salmerino, orata, branzino e caviale di storione da "closed systems fish farming method", tilapia dallo Zimbabwe e pangasio certificati Aquaculture Stewardship Council (Asc), cozze di allevamento, gamberi tigrati, ippoglosso atlantico salmone, rombo e  trota arcobaleno.

La Clarke conclude: «E' di vitale importanza che i consumatori, i cuochi e gli acquirenti di pesce utilizzino gli elenchi Mcs per  prendere la decisione giusta quando si tratta di acquistare pesce. Dato il calo della popolazione mondiale di pesce, il consumo di pesce e la dipendenza dalle importazioni di pesce extraerupeo che aumenta nell'Unione europea, l'importanza di conoscere ciò che si mangia, così come dove e come è stato catturato, è essenziale per consentire ai consumatori di fare la scelta più sostenibile per il futuro dei nostri pesci».

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