[17/01/2013] News toscana

Tutela del territorio e Consorzi di bonifica: la nuova tassa riguarderą tutta la Regione

Modifiche al tributo di bonifica: estendere il pagamento per salvaguardare l'interesse generale

Ieri il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha ribadito che servirebbe almeno 1 miliardo di euro per la prevenzione delle alluvioni nella nostra regione: risorse che, con questi chiari di luna, sembrano introvabili. Scendendo di scala, Rossi ha annunciato così che nuove risorse arriveranno dalla riforma dei Consorzi di bonifica. Infatti è stato deciso di estendere il tributo a tutta la regione, passaggio che dovrebbe portare ad un incremento di 40 milioni di euro rispetto ai 60 milioni incassati attualmente dai Consorzi.

La legge di riordino del sistema della bonifica approvata lo scorso dicembre, infatti, ha visto l'affidamento della manutenzione dei corsi d'acqua della Toscana interamente ai Consorzi di Bonifica, e il passaggio da 26 enti operanti nel settore (Consorzi, ex Comunità montane e Unioni dei comuni) a 6 Consorzi, e prevede novità anche per la tassa che molti cittadini non digeriscono e ritengono un balzello iniquo.

La norma ribadisce il concetto di contributo consortile, giustificandolo come direttamente correlato al beneficio "specifico, diretto ed effettivo" tratto dagli immobili situati nel comprensorio per le attività svolte dal consorzio. Nel testo viene ricordato che i consorzi sono espressione di soggetti portatori di interessi che concorrono alla gestione di sistemi volti alla sicurezza idraulica e alla gestione di risorse irrigue, sottolineando che i consorziati che traggono beneficio dall'azione di bonifica, allo stesso tempo, contribuiscono alla salvaguardia e alla realizzazione di finalità pubbliche e di interesse generale.

Quindi, trattandosi di interesse generale qual è la tutela del territorio, pare opportuno che il tributo venga esteso ad un numero di contribuenti maggiore, attraverso un'azione impositiva equa e riguardante tutta la Regione.

I consorzi che stanno lavorando per definire i nuovi tributi devono però spiegare bene ai cittadini a quali fini vengono indirizzate le risorse, cercando anche di interagire sotto l'aspetto culturale ai fini di superare i contrasti sul territorio e migliorare la loro qualità degli interventi.

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