[16/01/2013] News toscana

Incendio alla pineta di Marina di Grosseto, l'orizzonte di una rinascita

Cinquantacinque ettari andati in fumo: l'incendio a Marina di Grosseto, alla fine della scorsa estate, ridusse in cenere una vasta porzione di pineta. «Verrà ricostruita», fu assicurato. Adesso, Legambiente torna a mettere le mani avanti, confermando la sua forte opposizione a qualsiasi tentativo di cementificazione dell'area della pineta di Marina di Grosseto andata a fuoco: cementificazione che, tra l'altro, non sarebbe neanche possibile grazie a leggi e pianificazione urbanistica esistente. Al contempo, l'associazione ambientalista chiede l'adozione di un regolamento specifico che preveda la possibilità di interventi conservativi, di ripristino e di gestione dell'intera area pinetata da parte del comune di Grosseto, della provincia e delle autorità competenti.

«La pineta di Marina di Grosseto rappresenta un patrimonio storico, naturalistico e culturale di fondamentale importanza- ha dichiarato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente- Per questo serve un intervento ben determinato per ricostituire, attraverso un'efficace semina e piantumazione di pini, la pineta litoranea gravemente danneggiata dall'incendio dell'anno scorso, partendo però dai principi di sicurezza e di futura accessibilità dell'area e dando continuità al valore storico e ambientale che ha per il territorio».

Mentre sono in corso i lavori portati avanti dalla Forestale, dal Comune e dalla Provincia di Grosseto che hanno riguardato inizialmente il taglio inevitabile dei pini bruciati o irreparabilmente danneggiati dalle altissime temperature provocate dal fuoco, Legambiente guarda avanti. «Adesso occorre prevedere semina e piantumazione per ripristinare l'area: un'operazione che richiede tempo e pazienza per via dell'immensa area colpita- ha aggiunto Gentili. Allo stesso tempo occorre poter lavorare su una futura fruizione controllata con vie d'accesso per l'entrata dei mezzi di soccorso in caso di necessità, e un sistema antincendio ben strutturato, oltre a percorsi didattico naturalistici ed aree appositamente attrezzate».

Per raggiungere questi obiettivi per Legambiente si deve intervenire sul piano normativo: «E' necessario modificare l'attuale legge regionale numero 39, con alcune indicazioni specifiche sulle pinete litoranee toscane, per realizzare ex novo uno strumento normativo che permetta alle istituzioni pubbliche di far applicare e rispettare alcune regole essenziali, sia per il rispetto sia per la gestione e la manutenzione dei sentieri anche ai privati proprietari», ha concluso Gentili. 

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