[14/01/2013] News

Auto ecologiche, una guida ai vari modelli: ecco come scegliere

Le case automobilistiche, dalle più storiche alle più recenti votate alla green economy, ci stanno abituando a tantissime sigle ed acronimi, creando nuovi loghi spesso sconosciuti ai più. 

Sicuramente ne avrete notati alcuni tra cui Hybrid Synergy Drive, XHybrid, Bluemotion, EcoBoost, Ecologic... ma possiamo creare delle macrocategorie per fare chiarezza nell'universo "eco" a quattro ruote, distinguendo categorie di auto in cui il protagonista è il motore elettrico e quelle in cui è ancora il vecchio motore a benzina a farla da padrone.

Nella prima categoria di auto rientrano ovviamente le elettriche pure, come la Nissan Leaf, dove il motore di trazione è esclusivamente elettrico ed alimentato dalla batteria. Una sottocategoria delle elettriche pure è rappresentata dalle elettriche ad autonomia estesa, dove il motore di trazione è completamente elettrico ma, per evitare di rimanere a piedi nelle lunghe percorrenze, vi è affiancato un motogeneratore, a benzina o diesel. Il motore elettrico è comunque in grado di muovere la vettura da solo e senza l'intervento del motogeneratore da 0 alla velocità massima. Questo è il caso della Fisker Karma, della Opel Ampera, e della Chevrolet Volt. Queste auto sono in grado di muoversi come delle elettriche per un range più o meno esteso ed azionando il motogeneratore quando la batteria si esaurisce.

Esistono poi delle sottocategorie per le auto qui sopra, che indicano se e quando il motogeneratore collabora alla trazione della vettura, ma nei casi conosciuti fino ad oggi questa pratica serve a rendere il sistema di trazione più efficiente, evitando di sprecare della coppia altrimenti trasformata solo in calore. 

Per questo motivo non scenderemo nel dettaglio.

Nella auto ibride come la Toyota Prius e la Prius Plugin, il motore elettrico può invece muovere la vettura per pochi chilometri (massimo 25) e ad una velocità massima limitata a circa 85km/h. In questo caso il motore elettrico non è il protagonista, riducendo l'efficacia ed abbassando l'efficienza complessiva della vettura, rispetto alle elettriche ad autonomia estesa. In queste macrocategorie poi si inseriscono degli "esercizi di stile" adottati da diverse case automobilistiche, nei quali piccoli motori elettrici e limitati pacchi batterie affiancano il motore a scoppio. 

L'efficienza su strada della combinazione motore elettrico-trazione richiede da parte dei grandi costruttori uno sforzo maggiore: il motore elettrico è in grado di muovere in maniera efficace i veicoli, raggiungendo efficienze complessive fino all'88% contro lo scarso 25% di una normale auto a benzina: ovvero su un litro di benzina consumato, solo 0,25 litri saranno serviti per muoverci, pari a 45 centesimi di euro, mentre il resto del nostro 1,8 euro sarà finito in "fumo, polveri e calore".

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