[08/01/2013] News toscana

Torrente Mugnone, a Firenze rimandata ancora la demolizione del Ponte del Barco

Le portate elevate del  torrente Mugnone registrate a novembre in seguito alle piogge intense avevano fatto temere il peggio per l'esondazione del corso d'acqua nel suo tratto finale area Puccini-Cascine, tanto che in un paio di occasioni è scattata l'allerta con invito dei cittadini a salire ai piani alti e la chiusura al traffico di alcune strade.

Le  criticità del Mugnone in quel tratto sono note: cantieri Rfi, relativi ai lavori di adeguamento in seguito all'accordo Tav, ancora aperti e il ponte del Barco stradale che in caso di piena costituisce una strozzatura che determina un rigurgito a monte con aumento dei carichi sulle arginature, e quindi il rischio di un loro cedimento. Inoltre il ponte provoca altri effetti collaterali, quali in particolare l'aumento della velocità della corrente con effetti dannosi sulle arginature e sulle opere provvisionali a monte e a valle del ponte stesso.

Vista la situazione, la Provincia di Firenze il 4 dicembre aveva emesso un'ordinanza con cui disponeva a Rfi entro 25 giorni dalla notificazione, l'abbattimento del ponte, peraltro già previsto da tempo. Ora passata la paura, siamo arrivati all'8 gennaio e nulla è successo. Anzi nella riunione tenuta ieri alla presenza dell'assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei, dell'assessore provinciale all'ambiente e difesa del suolo Renzo Crescioli (insieme ai rispettivi tecnici) e di rappresentanti di Rfi e di Italferr, è stato deciso di rinviare di qualche settimana (al 30 gennaio) la demolizione del ponte del Barco, su richiesta del comune di Firenze.

La richiesta di "proroga" è dovuta ai tempi necessari per  poter avviare la realizzazione di una viabilità alternativa provvisoria riservata ai mezzi di soccorso e ai soggetti indicati dal comune per i mezzi che non possono utilizzare gli itinerari che comunque resteranno a disposizione, per completare la progettazione di una eventuale passerella pedonale o di un eventuale ponte carrabile da realizzare in corrispondenza del ponte attuale dopo la sua demolizione e dopo l'allargamento dell'alveo del torrente. Inoltre, prima di procedere con la demolizione dovrà essere effettuato l'intervento relativo allo spostamento dei sottoservizi. Pochi giorni di ritardo, se i tempi questa volta saranno rispettati, non dovrebbero aggravare la situazione, ma l'iter di intervento per l'abbattimento del ponte era noto da tempo e non doveva trovare impreparata l'amministrazione comunale.

Comunque nell'occasione i tecnici della provincia hanno ribadito che per la messa in sicurezza del Mugnone è necessario non soltanto smantellare il ponte ma anche allargare la sezione dell'alveo del torrente in corrispondenza della infrastruttura. Alla luce di questa precisazione, il posizionamento di una passerella o di un ponte carrabile è subordinato alla realizzazione di opere di fondazione (probabilmente una palificazione) che potrà essere effettuata solo dopo la demolizione del ponte e l'allargamento dell'alveo del torrente. 

«Sono fiducioso che la positiva collaborazione in atto consenta di risolvere con tempi certi un problema per la sicurezza di quella parte di città come quello rappresentato dal Ponte del Barco minimizzando gli impatti sulla vita dei cittadini e delle imprese che utilizzano la viabilità dell'area», ha commentato l'assessore Crescioli. A breve sarà organizzato un nuovo incontro per valutare le ipotesi di soluzione presentate da Rfi per la realizzazione eventuale di un ponte e/o passerella e la tempistica necessaria. 

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