[04/01/2013] News toscana

Livorno, l’agricoltura rimane un «motore di sviluppo». Sperando in un 2013 più clemente

Dopo un 2012 da dimenticare sia dal punto di vista della crisi economica sia da quello delle avversità atmosferiche, la Confederazione italiana agricoltura (Cia) di Livorno guarda al 2013 ancora con scetticismo e auspica che almeno sul fronte degli eventi climatici estremi (siccità, alluvioni) sia un anno meno pesante di quello passato.

«Il 2012 è stato un anno difficile - ha sottolineato Cinzia Pagni, presidente Cia Livorno -  abbiamo iniziato con le gelate che hanno compromesso le produzioni dei carciofi , bruciando anche  il reddito dei nostri produttori. Altri ingenti danni si sono registrati sugli  erbai seminati dagli allevatori, messi a dura prova prima dalla gelata e successivamente dalla  siccità estiva con la conseguenza di procurare grande stress agli allevamenti di bestiame. Anche l'apicoltura è stata danneggiata dalla grande siccità estiva abbattendo la  produzione di miele. Il grande caldo ha compromesso poi la produzione del pomodoro da industria con  consistente diminuzione delle rese e problemi generali di conduzione del comparto ortofrutticolo  estivo; gravi i ritardi nell'impianti degli ortaggi autunnali.

I vigneti- ha continuato Pagni- ancorché  stressati ( e molto compromessi ) dalla siccità hanno prodotto un buon vino ma con un calo di produzione rispetto allo scorso anno; gli oliveti hanno presentato produzioni variabili da zona a zona: alcune zone sono state colpite da grandine e gelo tali da compromettere il raccolto, altre hanno avuto raccolto abbondante con basse rese ma olio di ottima qualità. Infine le piogge torrenziali di questo fine autunno hanno provocato ulteriori danni soprattutto in Val di Cornia».

E poi c'è la crisi economica, che ha investito anche il settore agricolo. I costi di produzione per le imprese sono aumentati tendenzialmente del 5% nel 2012 (rispetto al 2011), continuando nel trend negativo di crescita che dal 2007 non ha avuto freni  -  ha spiegato la Cia  - Un aumento dei costi di produzione che nel terzo trimestre 2012 ,secondo i rilievi Istat , ha visto  ad esempio salire rispetto all'anno precedente i prezzi dei concimi del 5,6%, delle sementi del 6,5%, dei mangimi del 8,5%. Secondo la Cia di Livorno anche se gli indici dei prezzi agricoli nel 2012 appaiono in risalita rispetto all'anno precedente (l'Istat rileva un aumento tendenziale del 9,4%), questi non sono tali da far recuperare quei margini di redditività e le perdite degli anni precedenti.

Eurostat calcola che il reddito agricolo per gli agricoltori italiani nel 2012 segnerà un +0,3% rispetto alla media europea del 1%. Un margine di crescita ben al di sotto di quello registrato per esempio dai principali competitor europei come la Francia (+4,2%) la Germania (+ 12,1%) l'Olanda (+ 14,9%).

«Siamo in un momento storico difficile e determinante per noi agricoltori sarà riuscire a riportare al centro del dibattito l'agricoltura come motore di sviluppo del paese. Voglio augurarci quindi un 2013 nell'insegna dell'azione e della reazione in cui sia fattiva l'attenzione alla nostra agricoltura, traducendosi nei fatti nella nuova Pac ma anche nelle strategie e nelle politiche strategiche nazionali», ha concluso Pagni.    

Torna all'archivio