[20/12/2012] News

Tutelato per legge l'olio Made in Italy: attesi benefici per la filiera

L'olio Made in Italy ha ora una legge che lo tutela, e allo stesso tempo tutela i consumatori e i produttori, perché la norma aiuta a prevenire e a combattere frodi e sofisticazioni nel settore, che causano danni elevati (si parla di circa 1,5 miliardi di euro a livello nazionale).

«Per l'agroalimentare italiano è arrivata una buona notizia sotto l'albero di Natale: finalmente è divento legge il testo normativo sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini- ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola per le Qualità italiane- Si tratta di una norma importante per la tutela e la valorizzazione della qualità e della tradizione dell'agroalimentare italiano e in particolare di un prodotto espressione della nostra eccellenza come l'olio. La legge infatti valorizza le produzioni del settore oleario made in Italy, garantisce la tracciabilità di tutta la filiera a vantaggio di produttori e cittadini, e affronta con maggiore forza la lotta alla contraffazione sugli oli extravergini di oliva, così da salvaguardare con maggiore efficacia i produttori onesti da concorrenza scorretta ed anche da contraffazioni agroalimentari».

Il testo di legge prevede l'obbligo di rendere più chiare le informazioni contenute in etichetta, con l'obiettivo di agevolare i consumatori nel riconoscimento e nella scelta di un prodotto vero "Made in Italy", introduce il vincolo del termine minimo di conservazione e la corretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, nonché nuove disposizioni per contrastare le pratiche commerciali ingannevoli.

«Siamo molto soddisfatti che in Italia diventi legge un testo che ha come obiettivo la tutela della qualità di un prodotto - ha aggiunto Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola per le Qualità Italiane - espressione della nostra eccellenza. Da un lato per il valore culturale che la legge rappresenta, ma soprattutto per i benefici che essa genererà. Generalmente infatti l'introduzione di norme che alzano l'asticella della qualità portano nel medio periodo un beneficio in termini di competitività al sistema, siamo sicuri questo avverrà anche per il settore olivicolo. Inoltre l'introduzione di meccanismi di garanzia sulla trasparenza delle informazioni in merito all'origine, alla scadenza, oltre a tutelare maggiormente i cittadini favorirà lo sviluppo delle aziende più virtuose che da anni puntano sulla qualità. Siamo anche felici che la legge abbia una sua radice nella proposta di legge avanzata da Symbola, Coldiretti e Unaprol nel 2010 e dal lavoro avviato con l'Inea sulla qualità della filiera olivicola» ha concluso Sturabotti

 

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