[20/12/2012] News toscana

Una finanziaria regionale comprensibile, ma poco sostenibile

E' una Finanziaria che gioca in "difesa" quella approvata ieri dal Consiglio regionale della Toscana e probabilmente non poteva che essere così. Nel 2013 la Regione Toscana si vedrà trasferire dallo Stato 550 milioni in meno rispetto al 2010, che non sono pochi su un bilancio da circa 10 miliardi e la capacità di spesa sarà quindi di 1 miliardo e 650 milioni (esclusa la Sanità). Il presidente Rossi assicura che non sono stati fatti tagli lineari, ma per cause di forza maggiore è stato necessario aggiungere "qualcosa" per cercare di tenere in piedi un minimo di servizi.

La manovra parla di circa 246 milioni di euro di maggiori entrate, che sono ottenute sostanzialmente da imposizioni fiscali (Irpef, Irap, addizionale regionale sul gas metano per usi civili, aumento dell'imposta regionale sulle concessioni del demanio statale). Per il resto va dato atto al Governo regionale del lavoro sulla spending review che qualche frutto lo ha dato: nel triennio 2010/2012 la politica di riduzione delle spese di funzionamento ha consentito alla Regione un risparmio di 80 milioni, a cui si aggiungeranno nel 2013 ulteriori riduzioni di spesa per effetto di nuove "attenzioni" per oltre 40 milioni. L'efficienza della macchina regionale è importante e deve essere spinta al massimo, ma se ridurre la spesa significa non assumere personale a tempo indeterminato, sia per la Regione che per gli enti dipendenti, e tagliare la formazione (provvedimenti forse "obbligati" per quest'anno), è chiaro che alla lunga i conti per uscire dalla crisi e guardare con maggiore ottimismo al futuro, non torneranno.

La strada certo è segnata ma qualche provvedimento in più che tenesse insieme il gettito e l'efficienza legandoli però a segnali per uno sviluppo in termini di sostenibilità andava fornito. Ad esempio l'ordine del giorno presentato da Caterina Bini (Pd) approvato all'unanimità che impegna la Giunta regionale a introdurre ulteriori deduzioni sull'Irap per le aziende che investono in miglioramento dell'efficienza energetica, a incentivare i privati per la conversione delle auto tradizionali in elettriche, le aziende del trasporto pubblico per la conversione dei mezzi a metano, ad incentivare la diffusione delle colonnine di ricarica elettrica su strade e autostrade, è un segnale importante che viene dal Consiglio che denota però anche una carenza di attenzione dell'esecutivo. Tra gli interventi che invece hanno risvolti positivi per indirizzare l'economia verso l'approdo della sostenibilità, da segnalare il finanziamento del fondo di garanzia per la realizzazione di impianti per la produzione dell'energia da fonti rinnovabili a cui è destinato un milione di euro, gli interventi per migliorare e diffondere la mobilità ciclistica urbana (due milioni) e la salvaguardia della laguna di Orbetello a cui è destinato un milione. Vengono erogati poi due milioni di contributo straordinario alla popolazione colpita da eventi alluvionali, ma pare che non si individuano risorse indirizzate alla prevenzione per la riduzione del rischio idrogeologico e per l'adattamento ai cambiamenti climatici e se ciò fosse confermato rappresenterebbe una lacuna grave analitica, rispetto alle vere cause dei drammatici eventi che hanno colpito la Toscana negli ultimi anni.

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