[19/12/2012] News toscana

"Terre regionali Toscane", Legambiente: «Bene la conclusione per la Tenuta di San Rossore»

Ferruzza: «Stesso approccio ad Alberese e nei demani regionali e degli enti locali»

Legambiente Toscana è soddisfatta che il Consiglio la regionale abbia approvato la legge di istituzione di "Terre Regionali Toscane" che non sottrae la gestione della Tenuta di San Rossore all'Ente Parco.

Rispetto alle indicazioni date dal Presidente Enrico Rossi, la Commissione agricoltura regionale aveva modificato il testo originario della legge, recependo le indicazioni venute dai consigli comunali aperti di Vecchiano e Pisa del 3 e 6 dicembre, dopo una discussione pubblica a volte aspra che aveva visto protagoniste, anche dalle pagine di greenreport.it, le associazioni ambientaliste e animaliste, esponenti politici e personalità del mondo della cultura.

Due dei protagonisti di quelle iniziative, Matteo Tollini e Carlo Galletti, della Commissione parchi e biodiversità  di Legambiene Toscana, sottolineano che «La ragionevolezza ha prevalso, confermando il ruolo del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli come ente a tutela del territorio, ma evidenziando anche la necessità di riordino verso nuove sfide improntate alla tutela della natura e allo sviluppo di una economia verde.  Il rinvio a forme di accordo che consentano l'utilizzo di alcune parti del territorio del Parco per sviluppare attività compatibili siamo certi che eviterà un approccio economicistico verso i beni comuni presenti nel territorio».

Il presidente di Legambiente Toscana, Fausto Ferruzza, aggiunge: «Auspichiamo vivamente che l'approccio equilibrato realizzato per San Rossore, che recupera e rilancia verso obiettivi nuovi il rapporto fra la Regione, gli Enti da essa controllati, le amministrazioni locali e la società civile, sia recuperato anche negli altri territori in cui si troverà ad agire "Terre Regionali Toscane", a partire dall'Azienda Agricola di Alberese, dove è prioritario salvaguardare i rapporti, le relazioni e le sinergie con il Parco della Maremma. Lo stesso approccio dovrà trovare applicazione anche nei numerosi demani regionali e degli enti locali che aderiranno a "Terre Regionali Toscane", e che ospitano nodi della Rete Natura 2000 (Sic e Zps), Parchi nazionali, Riserve naturali statali e regionali e altre aree protette, e per i quali le attività di conservazione attiva della natura, analogamente a San Rossore e alla Maremma, costituiscono già un elemento importante di green economy e di un'immagine internazionale della Toscana che non possiamo certo permetterci di deturpare».

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