[17/12/2012] News

Fermati due reattori della centrale nucleare svedese di Oskarshamn

Problemi di sicurezza come a Fukushima Daiichi

Problemi di sicurezza nei generatori diesel di backup hanno costretto alla chiusura di due dei tre reattori in funzione nella centrale nucleare svedese di Oskarshamn (nella foto), dopo che i test di sicurezza hanno rilevato problemi con uno dei generatori, che non è riuscito ad avviarsi entro il tempo previsto

I generatori diesel, come ha amaramente dimostrato la tragedia di Fukushima Daiichi, sono una sicurezza integrata essenziale contro la perdita di liquido di raffreddamento durante un possibile incidente catastrofico in un reattore.

Il blocco dei reattori è una pessima notizia per la Okg, l'utility che gestisce la centrale svedese e un bel problema per il governo che ha puntato sul nucleare e che ora deve affrontare il picco energetico nei mesi più freddi.

La Okg spera di rimettere in funzione il reattore 1 di Oskarshamn entro il 15 gennaio, ma il destino di Oskarshamn 2 resta poco chiaro perché una delle unità diesel di back-up, dopo 48 ore di tentativi,  non ha superato il test di sicurezza.

Fonti dell'utility e del governo dicono che non c'è nessun pericolo immediato ma ammettono che «L'alimentazione dei reattori è estremamente importante. Questo è stato uno dei problemi principali di Fukushima. Se non si dispone di questo sistema funzionante, non è possibile aggiungere acqua al reattore».

Oskarshamn 1 era stato riavviato solo di recente, dopo più di un anno di stop a seguito di problemi con le vibrazioni del sistema della turbina e la rilevazione di danni interni al reattore nel corso di controlli di routine.

Nils Böhmer, direttore generale dell'Ong Bellona, ha detto che questo «Dimostra che la vecchia industria nucleare della Svezia sta arrivando a un punto in cui non sarà più in grado di fornire energia». La centrale di Oskarshamn è stata commissionata nel 1972 e avrebbe una durata di vita di 32 anni ora il governo ha deciso di spingerla oltre questo limite. «La Svezia deve quindi fare un dibattito serio sul suo futuro energetico - dice Böhmer - se continuare con il nucleare, o fare la differenza con le fonti rinnovabili. Lo sforamento dei costi nella centrale nucleare di Olkiluoto in Finalndia  per la costruzione dell'European Pressurized Reactor sono già arrivati al 100% del costo originario previsto. La Svezia deve considerare se è disposta a caricarsi di tali costi se dovesse costruire nuovi reattori nucleari». 

 

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