[14/12/2012] News toscana

Bosco, legno, energia: 1.000 nuovi posti di lavoro dalla nuova filiera corta toscana

Una filiera corta tutta toscana per produrre energia, presidiare il territorio e fare prevenzione del rischio idrogeologico, utilizzando una delle risorse di cui la nostra Regione è più ricca: il bosco. Sono questi gli obiettivi del protocollo d'intesa firmato oggi dall'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori insieme ai rappresentanti di tutti i soggetti, istituzionali e sociali, che completano la filiera: Uncem Toscana, Anci, Upi, Cgil, Cisl,Uil, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative.

Al "Protocollo d'intesa per l'attivazione della filiera bosco legno, energia" si aggiunge anche un marchio di qualità che la caratterizza. Il logo è stato realizzato con i colori che richiamano le rinnovabili (giallo per l'energia che proviene dal sole, blu per l'energia che proviene dall'acqua, verde e marrone per l'energia che proviene dal bosco) ed è costituito dall'immagine della Regione Toscana stilizzata con evidenziate le parole "Sistema Green Economy Toscana".

«Il disegno che rappresenta la regione Toscana - ha sottolineato l'assessore all'agricoltura e foreste, Gianni Salvadori - indica l'impegno dell'Ente a cooperare insieme agli altri attori per la promozione e valorizzazione della filiera bosco, legno, energia ma anche il luogo geografico dove promuovere il processo individuato nel protocollo stesso certificando un processo virtuoso fatto di qualità ambientale e responsabilità sociale. Il nuovo logo che rappresenta un marchio di qualità per la filiera corta toscana del bosco-legno-energia rappresenta concretamente un richiamo all'impegno sottoscritto dalle parti per la promozione in via prioritaria delle fonti energetiche rinnovabili con conseguente protezione dell'ambiente, realizzazione dello sviluppo sostenibile, creazione di occupazione locale e rafforzamento della coesione sociale».

Il protocollo nasce dall'idea di utilizzare al meglio la materia prima di cui la Toscana è ricca. Infatti con 1 milione e 156 mila 682 ettari di superficie forestale pari al 51% del territorio regionale, la nostra è la regione più boscata d'Italia. La maggior parte dei boschi è di proprietà privata (85%), ma si tratta in prevalenza di piccole proprietà, mentre il 15% pari a 130 mila ettari è di proprietà pubblica, 110 mila ettari la proprietà regionale. La provvigione legnosa complessiva, informano dalla Regione, è di circa 124 milioni di metri cubi e l'accrescimento è del 4% annuo. A questo patrimonio è possibile aggiungere gli scarti del mondo agricolo (potature, ramaglie ecc.) che si calcola in circa 700 mila tonnellate di sostanza secca all'anno. Attualmente l'utilizzo del legname toscano è pari al 40% dell'accrescimento, circa 2 milioni di metri cubi all'anno.

L'obiettivo del protocollo, con l'attivazione della filiera bosco-legno-energia, è quello di creare entro il 2015 una rete di piccoli impianti (non superiori complessivamente a 70 megawatt) per la produzione di energia elettrica e termica (cogenerazione), alimentati da biomassa legnosa da filiera corta. Sono già oltre cinquanta i comuni che hanno dato la propria disponibilità ad ospitare gli impianti che avranno una dimensione di circa 1 megawatt di potenza. Tra l'altro si stima un possibile incremento dell'occupazione di almeno 700-1000 addetti, elemento da non sottovalutare specialmente in questo momento, che si vanno ad aggiungere alle 10 mila 500 persone che lavorano già nel settore forestale. La creazione della filiera corta bosco-legno-energia mira anche alla prevenzione del rischio idrogeologico grazie alla coltivazione del bosco stesso e al mantenimento del presidio sul territorio. Il protocollo prevede una campagna di informazione anche tramite il progetto GiovaniSi e una cabina di regia per il coordinamento delle attività e promuove la certificazione di qualità sia in termini ambientali, che di sicurezza e responsabilità sociale delle imprese e si propone anche l'obiettivo di contrastare la piaga del lavoro nero.

Torna all'archivio