[11/12/2012] News

Teleriscaldamenti geotermici: opportunitą e possibili sviluppi

Ieri un convegno internazionale per fare il punto sullo stato delle  conoscenze scientifiche e tecnologiche riguardo alla geotermia, al suo utilizzo e  al possibile sviluppo dell'uso sostenibile della risorsa.

Oggi al teatro comunale di Piancastagnaio  CoSviG, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche,  ha organizzato un workshop nell'ambito del progetto europeo Geo-Dh,Geothermal District Heatin,  che ha l'obiettivo di superare le barriere amministrative e finanziarie che ostacolano Io sviluppo dei teleriscaldamenti geotermici.

«Il mio cruccio- ha detto il sindaco di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli- nel suo intervento di saluto ai relatori - è quello di avere la possibilità di utilizzare il calore della geotermia solo per le attività industriali e non per riscaldare le abitazioni della cittadina. L'auspicio è che anche Piancastagnaio, come altre paesi del distretto della geotermia, possa avere, presto un sistema di teleriscaldamento alimentato con questa risorsa».

In molte nazioni del nord, come i Paesi Bassi, il Regno Unito, l'Irlanda e la Danimarca,  l'uso della geotermia ha cominciato da qualche anno ad avere una grande attenzione, pur avendo quei territori risorse estremamente minori rispetto a quelle italiane. I Paesi dell'Europa centrale e orientale (Ungheria, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Bulgaria e Romania), dal canto loro, aderendo al progetto GEO-DH, hanno accettato la sfida di eliminare gli ostacoli amministrativi e finanziari che ancora esistono in maniera più o meno importante in tutti i paesi europei.

Una strada percorribile anche in Italia, dove si vogliono semplificare le procedure per gli operatori, proporre innovativi modelli finanziari, implementare la formazione dei tecnici e la sensibilizzazione dei decisori al fine di promuovere le migliori condizioni per sviluppare l'utilizzo di fonti di energia geotermica per il riscaldamento e il raffrescamento.

Una sfida possibile come hanno dimostrato nei loro interventi i sindaci del comprensorio geotermico che già l'hanno realizzata, come Santa Fiora, o che la stanno realizzando come Montieri.

«Il problema per i nostri centri storici per la realizzazione delle reti di teleriscaldamento geotermico, rispetto alle grandi città di pianura- ha detto Renzo Verdi, Sindaco di Santa Fiora- è quello dei costi di progettazione e di esecuzione prima e poi di gestione. Perché sono modeste le utenze su un territorio esteso e caratterizzato da edifici storici nei borghi, a fronte però di una grande soddisfazione degli utenti. Si tratta quindi di mettere a tema come superare questi problemi».

Per rendere concreta questa sfida è di grande importanza, quindi, il coinvolgimento dei decisori politici di enti nazionali, regionali e locali che giocano un ruolo chiave nel quadro normativo e autorizzativo, dei tecnici di enti locali e regionali, banche, investitori potenziali e altri protagonisti del mercato. Al workshop hanno dato il loro contributo anche fornitori, progettisti ed installatori di sistemi avanzati (condizionamento e riscaldamento) ad altissima efficienza che operano sia su scala nazionale che locale, delle piccole e medie imprese, di proprietari di edifici di grandi dimensioni, degli enti formativi e, naturalmente, degli esperti di geotermia.

Dal confronto, è emersa una maggiore consapevolezza sulle possibili applicazioni e benefici dei teleriscaldamenti geotermici e raccomandazioni utili al superamento delle barriere oggi esistenti ed al miglioramento dei quadri normativi di riferimento.

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