[10/12/2012] News toscana

"Il calore della terra", le nuove frontiere della geotermia a Piancastagnaio

Il Consorzio per lo sviluppo geotermico (CoSviG) ha riunito a Piancastagnaio (Si) esperti internazionali per fare il punto, al convegno "Il calore della terra: conoscere per capire e condividerne l'uso", sullo stato delle conoscenze scientifiche e tecnologiche della  geotermia, sul suo utilizzo e sul possibile sviluppo dell'uso sostenibile della risorsa. La Regione Toscana «Favorirà un processo di  piena valorizzazione, in un quadro normativo nuovo e tendente a liberalizzare l'accesso all'uso della risorsa, confrontandosi  con l'Ue e moltissimi Stati Europei». L'assessore regionale all'ambiente e all'energia, Anna Rita Bramerini, nel suo messaggio di saluti ha ribadito «L'importanza di creare una filiera della geotermia, in particolare sul calore come uso diretto che può integrare l'attuale utilizzo dell'alta entalpia per produrre energia elettrica».

Probabilmente riferendosi alle polemiche di comitati locali e di alcune associazioni ambientaliste, il sindaco di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli, ha detto che «Spesso della geotermia se ne parla in maniera strumentale, ottima allora l'iniziativa di CoSviG di portare esperti di livello internazionale a confrontarsi sul tema. Perché tenendo fermi gli elementi necessari per ridurre gli impatti, che comunque gli studi fatti sino ad ora ci dicono essere del tutto rassicuranti-  si deve andare avanti in maniera decisa sullo sviluppo di questa risorsa, a partire dall'uso diretto per il riscaldamento che è invece ancora un cruccio per Piancastagnaio che ancora non ce l'ha».

la Toscana è nota in tutto il mondo per il suo comprensorio geotermico che ha rivelato la possibilità di estrarre calore ed energia dalla  terra come risorsa inesauribile e pulita ed oggi l'area geotermica guarda ora al futuro, «Ai migliori sistemi per l'utilizzazione delle alte, medie e basse entalpie, verificati  e promossi attraverso uno scambio di conoscenze, facendo sistema e creando collaborazioni internazionali non sporadiche con il mondo della ricerca, e dell'innovazione in un confronto continuo con le istituzioni», dice il CoSviG.

Tutti argomenti discussi e affrontati dal convegno al quale hanno partecipato alcune fra le maggiori personalità scientifiche e tecniche nel campo della geotermia internazionale, a partire da Giorgio Ranalli, del Department of earth sciences della Carleton University di Ottawa in Canada; l'islandese Olafur Flovenz, direttore dell'Istituto geofisico e vulcanologico Isor, che ha parlato di geotermia ad alta entalpia e  delle applicazioni  a vantaggio della popolazione, nella normale vita quotidiana; Christian Boissavy della French Geothermal Association, che ha approfondito gli studi sulla potenzialità geotermica in Europa come risposta agli obiettivi di  Horizon 2020; Jacques Varet, del Bureau de recherches géologiques et minières che ha illustrato le tecnologie impiantistiche per l'utilizzazione delle basse e medie temperature.

Come sempre di grande rilievo i contributi degli esperti italiani: il geologo Domenico Liotta, del Dipartimento di geofisica dell'università di Bari;  Alessandro Sbrana, del Dipartimento di scienze della terra dell'università di Pisa; Giampaolo Manfrida, del Dipartimento di energetica dell'università di Firenze, che hanno consentito un approfondimento sulla potenzialità geotermica, dall'individuazione e caratterizzazione della risorsa, al suo uso attraverso moderne tecnologie sostenibili.

Edo Bernini ha illustrato il ruolo che la Regione Toscana riserva alla geotermia  nel Piano energetico ambientale «Nel favorirne un processo di  piena valorizzazione, in un quadro normativo nuovo e tendente a liberalizzare l'accesso all'uso della risorsa».

Il direttore generale del CoSviG,  Sergio Chiacchella, è molto soddisfatto: «La geotermia è una risorsa strategica nel quadro della programmazione energetica in tutti gli ambiti territoriali, con questa iniziativa CoSviG ha voluto offrire un contributo agli operatori di settore e agli amministratori perché l'utilizzo della risorsa possa avvenire in un quadro di sostenibilità a livello locale».

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