[06/12/2012] News

Acquacoltura sostenibile, la Commissione europea pubblica le sue linee guida

La maggior parte degli stock ittici selvatici sono attualmente in prossimità o al di sopra dei limiti di sfruttamento sostenibile: è anche tramite l'acquacoltura, adesso, che si tenta di tamponare questo trend negativo. In Europa, però, l'acquacoltura è un'attività economica importante in molte regioni costiere e continentali, ma è rimasta stabile negli ultimi anni, in netto contrasto con la tendenza del resto del mondo. La riforma della politica comune della pesca mira dunque a sviluppare appieno il potenziale dell'acquacoltura europea in linea con gli obiettivi di Europa 2020: la sostenibilità, la sicurezza alimentare, la crescita dell'occupazione.

All'interno di questo ampio contesto, la Commissione europea ha pubblicato le nuove linee guida per migliorare la comprensione di come l'acquacoltura possa essere portata avanti all'interno di Natura 2000, la rete europea di zone naturali protette che comprende il 18% della superficie dell'UE e più di 217 000 km² dei suoi mari. 

Janez Potočnik, commissario europeo per l'Ambiente, ha descritto il documento come «uno strumento utile per migliorare la comprensione tra gli operatori economici, le autorità pubbliche, gestori di siti e gli organismi di conservazione della natura. Il documento consentirà loro di progettare un'acquacoltura sostenibile che soddisfi i loro obiettivi di produzione, nel rispetto i valori ecologici delle aree Natura 2000».

Le linee guida Guidance on Aquaculture and Natura 2000 - Sustainable aquaculture activities in the context of the Natura 2000 Network passano dunque in rassegna i potenziali impatti dei principali sistemi di acquacoltura sulla natura e la fauna selvatica, con particolare attenzione ai metodi e agli strumenti di valutazione alla luce degli obiettivi di conservazione dei siti. Le linee guida spiegano come questi rischi debbano essere valutati caso per caso e come possano essere ridotti al minimo, o evitati del tutto.

Il documento sottolinea quindi i vantaggi della pianificazione strategica, in cui le esigenze di conservazione della natura e le esigenze di sviluppo dell'acquacoltura sono presi in considerazione in modo integrato. Maria Damanaki, commissario europeo responsabile per la Pesca e la politica marittima ha detto: . «L'acquacoltura ha un ruolo importante in Europa per l'accesso alle risorse alimentari - ha precisato Maria Damanaki, commissario europeo responsabile per la Pesca e la politica marittima - e vi è la necessità di svilupparla in modo ecologicamente sostenibile. Questo documento può contribuire a raggiungere tale obiettivo».

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