[03/12/2012] News

Industria, chimica e ambiente: le radici storiche del caso italiano

In queste settimane così segnate dal drammatico caso dell'Ilva di Taranto una riflessione a mente fredda sui rapporti tra industria e ambiente appare sempre più necessaria.

Un importante contributo a questa riflessione viene dalla pubblicazione di un denso volume curato da Pier Paolo Poggio e Marino Ruzzenenti della Fondazione Luigi Micheletti di Brescia: Il caso italiano. Industria, chimica e ambiente.

L'opera è il frutto di un progressivo stratificarsi di contributi, accumulatisi nel corso di un decennio, ed ha finito col comprendere ben ventitre saggi, suddivisi in quattro sezioni tematiche. Il filo conduttore dell'opera è costituito dalla lunga introduzione di Poggio e Ruzzenenti, che tenta - peraltro sulla scorta di una buona letteratura recente - di fare il punto sul modo in cui si è configurato il rapporto italiano tra produzioni industriali e ambiente nella storia dell'Italia unita.

Il volume, nel quale figurano saggi di alcune delle figure più significative della storiografia ambientale e del movimento ecologista italiani, si apre con una opportuna sezione di casi di studio riguardante l'utilizzo ottocentesco dell'energia idraulica a fini industriali (Stefania Barca), l'industria chimica ottocentesca (Nicoletta Nicolini), l'Acna di Cengio (Pier Paolo Poggio), la Rumianca di Pieve Vergonte (Samantha Grassi), il drammatico caso della valle laziale del fiume Sacco (Fabrizio Nunnari) e le vicende produttive del piombo tetraetile (Marino Ruzzenenti). L'esposizione di questi casi specifici dà concretezza storica alle riflessioni e ai tentativi di generalizzazione avanzati da Poggio e Ruzzenenti nell'introduzione.

Ma la complessa storia della composizione dell'opera ha fatto in modo che Il caso italiano vada ben oltre le promesse del titolo, come appare ben chiaro guardando alle restanti tre sezioni.

La seconda sezione è dedicata infatti al delicato ma cruciale nodo del rapporto tra ambiente, politica istituzionale (Wilko Graf von Hardenberg sul Pci) e informazione (Edgar Meyer su inquinamento e mass media); la terza affronta lo straordinario percorso intellettuale di Giorgio Nebbia, colui che più di ogni altro in Italia ha negli ultimi cinquant'anni saputo e voluto analizzare e popolarizzare il cruciale tema del rapporto tra natura e merci, cioè del rapporto tra natura, produzione e consumi; la quarta è dedicata infine a un altro pilastro dell'ecologia politica italiana, Laura Conti, di cui sono ricostruiti l'analisi del rapporto inquinamenti-industria (Paolo Pellizzari), il rapporto con quella peculiarità italiana che è stato l'ambientalismo scientifico (Giovanni Berlinguer), la produzione letteraria (Roberto Denti), i rapporti con gli Stati Uniti (Anna Re), la dimensione femminista (Giovanna Ricoveri) e aspetti più squisitamente personali (Massimo Scalia, Enzo Tiezzi).

In un momento in cui l'effetto congiunto del trionfo della teoria neoliberista, delle sue  monocordi e devastanti pratiche e della crisi economica da esso stesso provocata sembrano generare - come a Taranto - un'inarrestabile restrizione dell'orizzonte delle possibili alternative culturali, sociali e tecnologiche, un'opera come Il caso italiano ripropone molto opportunamente da un lato l'idea che lo studio e la riflessione sul passato possano aiutare a comprendere meglio il presente e a risolvere i suoi problemi e da un altro lato la lezione di figure intellettuali come appunto Giorgio Nebbia e Laura Conti che hanno fatto del superamento dell'opposizione tra sviluppo e tutela ambientale la loro principale missione di vita.

Il caso italiano. Industria, chimica e ambiente, a cura di Pier Paolo Poggio e Marino Ruzzenenti, Milano, Jaca Book, 2012, pp. 522, € 38, corredato dal CD "Un anno di chimica. Elementi e racconti" a cura di Giorgio Nebbia,

Sommario dell'opera

Pier Paolo Poggio e Marino Ruzzenenti. Introduzione

Sezione Prima. Storie di casi

Stefania Barca. Il capitalismo nelle vallate: acque e industrie nell'Italia dell'Ottocento

Nicoletta Nicolini. Le lavorazioni chimiche nell'Ottocento in Italia e l'ambiente

Luigi Piccioni. Paesaggio della Belle Époque. Il catalogo delle bellezze naturali d'Italia 1913-1926

Pier Paolo Poggio. L'Acna e la Valle Bormida

Samantha Grassi. La Rumianca di Pieve Vergonte (1915-2012)

Fabrizio Nunnari. Il "Nucleo di industrializzazione Valle del Sacco". Un rischioso tentativo di sviluppo

Marino Ruzzenenti. La storia controversa del piombo tetraetile

Sezione seconda. L'ambiente tra politica e informazione

Wilko Graf von Hardenberg. Ambiente o lavoro? il PCI di fronte agli effetti occupazionali della questione ecologica 1972-1991

Edgar H. Meyer. Industria, ambiente e inquinamento attraverso la lente dei mass media

Sezione terza. La natura e le merci nelle ricerche di Giorgio Nebbia

Pier Paolo Poggio. Intervista a Giorgio Nebbia

Giorgio Nebbia. Valutazione economica e sociale della tecnologia

Giorgio Nebbia. Economia ed ecologia. Produzione di merci a mezzo di natura

Giorgio Nebbia. Crescita, picco e declino delle merci

Benito Leoci, Giorgio Nebbia e Luigi Notarnicola. Industria e ambiente: il caso Seveso

Sezione quarta. Laura Conti e L'ambientalismo italiano

Pier Paolo Poggio. Presentazione

Paolo Pelizzari. Inquinamenti, industrialismo e impegno ambientale nell'attività di Laura Conti

Giovanni Berlinguer. Laura Conti e l'ambientalismo scientifico in Italia

Roberto Denti. L'opera letteraria di Laura Conti

Anna Re. Laura Conti e l'ambientalismo italiano approdano   negli Stati Uniti

Giovanna Ricoveri. Laura Conti, le donne e l'ambientalismo politico

Massimo Scalia. Le provocazioni di Laura

Enzo Tiezzi. La nostra bisnonna alga azzurra

CD-ROM in allegato: Un anno di chimica: elementi e racconti, a cura di Giorgio Nebbia

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