[28/11/2012] News toscana

Raccolta differenziata degli imballaggi di alluminio in Toscana: a che punto è la notte

Trend positivo ma ampi margini di miglioramento

Senza dimenticare l'importanza della prevenzione che consiste ad esempio nella riduzione dei pesi, nello sviluppo di nuove tecnologie di stampa e nella ricerca di nuovi formati, per quanto riguarda gli imballaggi di alluminio è necessario ottimizzare la fase di recupero di materia. L'alluminio infatti possiede caratteristiche ottimali per il riciclo: può essere riutilizzato all'infinito per dare vita ogni volta a nuovi (ri)prodotti.

Attualmente il 50% dell'alluminio circolante, proviene dal riciclo e non differisce per nulla da quello ottenuto dal minerale originale (la bauxite) poiché le  caratteristiche fondamentali del metallo rimangono invariate. Ci sono poi altri buoni motivi per riciclare l'alluminio: consente di risparmiare il 95% dell'energia necessaria per produrlo partendo dalla materia prima, di recuperare materia utile per realizzare nuovi prodotti salvaguardando l'ambiente e le sue risorse naturali.

Il riciclo, inoltre,  costituisce un'importante attività della green economy considerato che l'Italia è il primo produttore europeo di alluminio riciclato. Nonostante quest'ultima evidenza il settore ha ancora grandi potenzialità di crescita come si evince dall'analisi di alcuni dati riguardanti la Toscana, regione in cui non si parte da zero ma dove i margini di incremento della raccolta differenziata per l'avvio a riciclo degli  imballaggi di alluminio è ancora molto ampio. Secondo i dati Cial (Consorzio imballaggi in alluminio) nella nostra Regione sono state raccolte nel 2011, 440 tonnellate di alluminio con un incremento del  45% rispetto al 2010. Tra l'altro il dato 2012 dovrebbe essere ancora migliore considerato che fino ad ottobre sono state raccolte circa  380  tonnellate.

Il trend è positivo ma se vogliamo portarci sui livelli  di regioni come Lombardia, Veneto e Marche che raccolgono oltre 1000 tonnellate di imballaggi di alluminio è necessaria una maggiore "attenzione" di tutti gli attori della filiera. Cial supporta 250 comuni toscani (87%) per quasi 3milioni e 400mila abitanti (91%) serviti, quindi la diffusione territoriale è buona non così i dati di  raccolta degli imballaggi in alluminio che provengono da alcune province, nonostante il trend complessivo positivo. Al 31 ottobre  2012 solo Arezzo (oltre 60 tonnellate) e Firenze (oltre 100) hanno fatto registrare buone performance di raccolta. Mentre pessime sono le prestazioni della provincia di Grosseto dove nel 2012 rispetto al  2011 si ha addirittura un decremento con valori ben al di sotto delle 10 tonnellate. Male anche Massa Carrara con valori intorno alle 10 tonnellate raccolte. Le altre province non citate si posizionano su fasce intermedie (tra le 20 e le 50 tonnellate raccolte) con Livorno che fa registrare una prestazione migliore nel 2011 rispetto al 2012.

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