[27/11/2012] News toscana

San Rossore: selezionato il vincitore del bando per riqualificare l'allevamento sostenibile

L'Ente Parco regionale di Migliarino San Rossore e Massaciuccoli ha lanciato nel 2011 un concorso di progettazione "Per la riorganizzazione innovativa dell'attività zootecnica con la realizzazione di una struttura polivalente per l'allevamento di bovini nella Tenuta di San Rossore", con l'obiettivo  di poter disporre di un quadro di riferimento per gli sviluppi futuri sia concernenti la riorganizzazione dell'attività di allevamento, sia relativi agli interventi da realizzare sugli immobili ad essa destinati.

Al concorso hanno partecipato professionisti da tutta Italia, con 24 proposte pervenute all'Ente Parco, tra le quali è stato selezionata quella vincente. Il gruppo di lavoro guidato dall'architetto Gabriele Cei e di cui fa parte l'ingegnere Alfredo Alunni Macerini, l'agronomo Rosalba Saba e il veterinario Giuseppeluca Casali De Rosa si è classificato primo secondo il giudizio unanime della commissione (Ente parco, Soprintendenza di Pisa, comune di San Giuliano Terme, rappresentanti nazionali degli ordini professionali coinvolti, ossia architetti, ingegneri, veterinari, agronomi e forestali) perché soddisferebbe "le esigenze di tutela paesaggistica, di salvaguardia ambientale, di benessere degli animali e armonizza le soluzioni architettoniche con l'inserimento delle tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili, oltre a garantire l' accessibilità e la fruibilità delle strutture anche ai fini didattici, senza eccessivo consumo di territorio".

Il bando di concorso prevedeva la definizione di una progettazione preliminare per le strutture ed infrastrutture di supporto funzionali all'attività zootecnica della Tenuta, con caratteristiche rispondenti alle esigenze di elevata efficienza tecnica, sostenibilità ambientale e migliore inserimento nel contesto paesaggistico ambientale del Parco. Inoltre prevedeva idonei requisiti igienico-sanitari, di rispetto del benessere degli animali allevati, della sicurezza dei lavoratori e tale da permettere di valorizzare appieno la multifunzionalità dell'attività zootecnica, prevedendo pertanto la conduzione di attività didattiche, dimostrative e inclusive di diverse tipologie di utenza (scuole, università, turismo, attività socio assistenziali), l'autoproduzione di energia nonché l'adozione di tecniche produttive a basso impatto ambientale.

Ricordiamo che la superficie agricola della Tenuta di San Rossore è pari a 490 ettari di terreno (il 10% circa dell'estensione della Tenuta stessa), dove da oltre 10 anni viene svolta un'agricoltura biologica caratterizzata su circa 200 ettari destinati a colture cerealicole estensive e a prati di erba medica per l'alimentazione del bestiame allevato in Tenuta, mentre la superficie rimanente è occupata da prati pascolo utilizzati per l'allevamento brado degli animali (bovini e equini). 

Torna all'archivio