[22/11/2012] News

Parlamento europeo: «A Doha l'Ue e la comunitą internazionale devono essere pił ambiziose»

Obiettivo Ue di meno 30% emissioni entro il 2020

Il Parlamento europeo ha approvato oggi, con 485 sì, 109 no e 45 astensioni, una risoluzione presentata da diversi gruppi nella quale si dice che «Il summit delle Nazioni Unite sul clima di Doha (Cop 18) dovrebbe incoraggiare l'Unione europea e egli altri Paesi del mondo a moltiplicare le loro azioni in vista di limitare il riscaldamento climatico mondiale» Gli eurodeputati hanno anche chiesto che l'Ue «Metta l'asticella più in alto riguardo al suo obiettivo attuale di riduzione del 20%» La risoluzione afferma che «E' nell'interesse dell'Union di puntare ad un obiettivo in materia di protezione del clima del 30% entro il  2020, il che permetterà di produrre una crescita sostenibile, di creare posti di lavoro in più e di ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia». Questo comma è però passato con una maggioranza stringata: 331 favorevoli, 306 contrari e 9 astenuti.

A Doha il Parlamento europeo sarà rappresentato, dal 3 al 7 dicembre, da una delegazione ufficiale di 15 deputati guidati dal presidente della Commissione ambiente, il socialdemocratico tedesco Matthias Groote che evidenzierà quanto approvato oggi dal Parlamento: «Le promesse attuali in favore di azioni per lottare contro il cambiamento climatico non sono all'altezza di quello che le conclusioni scientifiche stimano necessario per rispondere al rispetto degli obiettivi di limitare il riscaldamento climatico mondiale in media a 2° C».  I deputati europei sperano che i principali Paesi industrializzati troveranno un accordo per rinnovare il Protocollo di Kyoto, perché «Questo permetterà di colmare il gap prima della conclusione di un nuovo trattato internazionale vincolante  che dovrà essere messo in opera entro il 2020, secondo la road map concordata alle parti dell'Onu al summit di Durban del dicembre scorso».

L'Europarlamento è invece preoccupato che le "assigned amount units" (Aau ), i cosiddetti "hot air" carbon credits, detenuti da un certo numero di Paesi Ue e di altri continenti, possano indebolire gli sforzi per la mitigazione del global warming. Per questo «L'Ue dovrebbe dare l'esempio per risolvere questa questione».

Gli eurodeputati hanno confermato il loro sostegno all'inclusione del trasporto aereo nel  Eu Emissions trading system , anche di fronte alle misure di ritorsione commerciali prese da Usa, Cina ed India che minacciano di farne uno degli argomenti per i quali potrebbe fallire la Cop18 Unfccc di Doha. Infine, i  deputati europei  dicono che anche il problema delle emissioni del settore marittimo internazionale deve essere trattato in maniera urgente. 

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