[21/11/2012] News toscana

Cispel Toscana, con Gida si rafforza il servizio idrico integrato della Regione

Confservizi Cispel Toscana si rafforza nel comparto del Servizio idrico integrato ed in particolare nel "segmento" riguardante la depurazione, grazie all'entrata nel sistema associativo di Gida Spa.  «L'adesione di Gida a Confservizi Cispel Toscana rappresenta una decisione importante perché si colloca in una fase delicata: l'avvio dell'operatività dell'Autorità idrica toscana e la definizione del nuovo metodo tariffario nazionale da parte dell'Autorità energia e gas - ha dichiarato il presidente di Cispel Alfredo De Girolamo (nella foto) - In entrambi questi appuntamenti il sistema degli operatori toscani deve affermare le sue posizioni in modo compatto, per salvaguardare il modello toscano ed evitare decisioni che lo possano mettere in crisi».

L'azienda pratese (16 milioni di fatturato, 66 dipendenti),  ha per soci il comune di Prato (46,92 %), l'Unione industriale pratese (45,08 %) ed il Gruppo Consiag (8%) e attualmente  gestisce gli impianti di depurazione a servizio dei comuni di Prato, Vaiano, Vernio e Cantagallo, l'impianto di trattamento liquami di Calice e la rete dell'acquedotto industriale. «Per Gida è molto importante essere entrata a far parte di Confservizi Cispel Toscana - ha affermato il presidente Carlo Longo - La nostra presenza nella compagine associativa rafforza il sistema di rappresentanza e nello stesso tempo sottrae Gida al relativo isolamento in cui il suo particolare settore la pone di fatto nel contesto pratese, inserendola in una più vasta rete relazionale di dimensione regionale. Contiamo sul contatto ed il dialogo con i colleghi di comparti analoghi al nostro per avere una più puntuale e diretta conoscenza del contesto generale in cui ci muoviamo come operatori del servizio idrico- ha aggiunto Longo- inoltre, per trovare sinergie e valorizzare la nostra attività anche dal punto di vista del mercato.

Le novità sul piano normativo e l'ingresso di nuovi soggetti regolatori rendono questo momento particolarmente delicato: parlare con una voce sola e far valere le eccellenze esistenti a livello regionale è importante oggi più che mai». Anche in Toscana deve essere completato il sistema di infrastrutture del servizio idrico ed in particolare di quelle destinate alla depurazione.

Cispel ha calcolato che per i prossimi dieci anni serviranno 0,5 miliardi di investimenti per il trattamento dei reflui. Ci sono poi le scadenze comunitarie molto ravvicinate (2015) e, per evitare pesanti sanzioni derivanti dalle procedure di infrazione, la Toscana deve completare le infrastrutture a partire dal completamento del sistema di depurazione del comprensorio fiorentino, che anche nel migliore degli auspici verrà terminato con tre lustri di ritardo. «La Toscana ha fatto importanti passi avanti in questo decennio, dimezzando la popolazione non depurata -  hanno aggiunto ancora De Girolamo e Longo -  ora si tratta di completare il programma di investimento, sia realizzando impianti, sia definendo una politica regionale per il recupero energetico dei fanghi prodotti da questi impianti».

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