[19/11/2012] News

Educazione e ricerca ambientale materia complessa, per Clini occorre «visione integrata»

Ma servirebbero anche fondi per gli investimenti necessari…

«Abbiamo bisogno di cultura, di fantasia, di voglia di innovare, di competenze nuove.  Non usciremo dalla crisi  se non riusciremo ad innovare i modelli culturali, sociali e dello sviluppo industriale del  secolo scorso». A Parma, il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini (nella foto), inaugura l'anno accademico dell'università cittadina. Un connubio tra cultura e tutela dell'ecosistema che vorremmo vedere più spesso, soprattutto nei fatti, oltre che negli ideali.

Nel corso dell'evento, il ministro Clini precisa agli studenti astanti che «La vostra protesta, quando non sfocia nella violenza, è una risorsa per il futuro di tutti noi. Risparmiare oggi sulla formazione e sulla ricerca è come rinunciare ad allungare lo sguardo sul futuro. Ma per avere risorse aggiuntive bisogna prima di tutto utilizzare al meglio quelle già disponibili: e per fare questo è necessario  modificare le abitudini e rimuovere i ‘sedimenti' che hanno consolidato nelle Università e negli istituti di  ricerca organizzazioni e costi  che pesano sulla nostra capacità di affrontare il futuro.  Per esempio, se guardiamo all'educazione ed alla ricerca in campo ambientale, possiamo dire che l'approccio settoriale e disciplinare  che si è consolidato nel corso degli anni non consente una visione integrata dei molteplici fattori e fenomeni connessi ai cambiamenti climatici, che rappresentano la grande sfida per il futuro del pianeta con la quale si confrontano a livello globale la ricerca e l'industria, la politica e l'economia».

Benché ancora molto si possa fare dal punto di vista dell'efficienza della spesa, nel campo della ricerca e dell'istruzione universitaria, rimane evidente (da decenni, e ancora oggi) una certa schizofrenia tra i proclami governativi e la capacità di spesa sempre più risicata degli organismi e istituzioni tutelati a parole. Un plauso dunque per la presenza del ministro Clini all'inaugurazione dell'anno accademico parmense, ma nella speranza che ricordi ai suoi colleghi dell'esecutivo che la cultura, di sole buone intenzioni, non vive. 

Torna all'archivio