[19/11/2012] News toscana

L’agricoltura "rosa" darà un impulso al settore verso la sostenibilità?

Nuovi spazi per l'occupazione femminile, ancora più tartassata di quella maschile dalla crisi economica in atto, si aprono nel settore agricolo. Sono sempre più, come confermano le statistiche regionali (1 impresa su 3 è rosa, il 22,9% in agricoltura), le donne che hanno deciso di "abbandonare" gli uffici per investire tutto in agricoltura.

 Un trend, che si conferma anche in Provincia di Pisa, e destinato a crescere ancora grazie all'opportunità della legge sulla multifunzionalità che amplia gli orizzonti dell'agricoltura fino ai servizi e alla ristorazione tipica, alla vendita diretta, alle risorse messa a disposizione dall'Unione europea e dalla Regione Toscana attraverso i Piani di Sviluppo Rurale, e all'attenzione, per fortuna sempre maggiore, che gli attori del territorio pongono nei confronti delle imprese guidate da donne. Tra le protagoniste di questo nuovo percorso da imprenditrice agricola, Laura Chiellini (nella foto), 43enne di Cascina, con un passato da agente di viaggio, e ora coltivatrice di piantine aromatiche, salvia, zenzero e peperoncini nell'azienda di famiglia ("Terra e Aromi").

Chiellini tra l'altro è stata nominata  alla guida del movimento rosa della principale organizzazione agricola, Impresa Donna, ed è affiancata in questo team di lavoro, da altre due giovani imprenditrici Beatrice Porcu, allevatrice e Irene Zeiro, che gestisce un'azienda vitivinicola e olivicola nel comune di Capannoli. «Il nostro impegno va nella direzione di promuovere ed incentivare lo sviluppo e soprattutto l'accesso alle donne al mondo della gestione di una impresa agricola grazie alla multifunzionalità. Oggi un'azienda agricola-  spiega Chiellini - può cambiare pelle tante volte nello stesso giorno: è agri-asilo di giorno, e quindi ospitare bambini, comitive e scolaresche per vivere una giornata a contatto con la natura ed i ritmi della campagna, ma anche è anche azienda agricola, agriturismo e così via».

Secondo la Chiellini le aziende gestite da donne hanno una marcia in più: «Le imprese rosa riescono meglio di altre a contrastare gli effetti della crisi. Le donne sono portatrici sane di energia nuova, creatività, etica e sostenibilità. L'agricoltura esalta tutte queste caratteristiche e rende le nostre imprese originali e speciali. Ecco la motivazione che rende questo settore particolarmente adatto per noi donne. Qui possiamo esprimerci, possiamo sperimentare. Possiamo vivere pienamente l'esperienza dell'impresa». Auspichiamo che grazie a questa nuova voglia di fare delle donne e alla multifunzionalità delle imprese agricole, l'agricoltura, anche quella Toscana, possa essere resa più sostenibile. 

Tra i progetti che il movimento di Impresa Donna è pronto ad attivare, la collaborazione con il mondo della scuola per promuovere la cultura del cibo sano e di stagione attraverso la didattica: «Interagire con i giovani, guidarli verso un consumo consapevole, assecondare la loro scoperta dei cicli della vita e della natura sono alcuni dei nostri obiettivi - ha aggiunto Chiellini - Uno strumento potrebbe essere quello degli orti didattici per mettere alla prova, sul campo, i ragazzi delle scuole del territorio. Potremo andare nelle scuole, oppure ospitarli nelle nostre aziende. Si impara a mangiare bene anche conoscendo quello che si mangia e non limitandoci a farlo soltanto perché ci dicono cosa mangiare». 

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