[08/11/2012] News toscana

La Versilia e il problema del legname che invade le spiagge. Staccioli: ĞUsarlo per produrre compost o energiağ

La Versilia è colpita dall'ennesima "emergenza" spiagge, questa volta ricoperte da circa 140mila m3 di legname e detriti vari portati a valle dalle piene che hanno colpito Liguria e Lunigiana. Sul tema interviene oggi la consigliera regionale Marina Staccioli (Gruppo Misto) e coordinatrice del  Movimento Identità Toscana, proponendo una ricetta forse un po' troppo semplicistica: «Far fruttare i rifiuti portati in spiaggia dalle mareggiate si può, basta la volontà politica. E' necessario attivare subito un progetto pilota. La pulizia delle spiagge spetta ai Comuni, con i relativi costi: oltre 200 euro a tonnellata di materiale raccolto e trasportato in discarica. Un prezzo alto da pagare per le amministrazioni comunali, tanto da spingerle a chiedere lo stato di calamità naturale alla Regione. Tanto più che negli ultimi anni si è registrato un forte incremento del volume di questa tipologia di rifiuto, passato dalle 1.127 tonnellate del 2003 alle 3.500 del 2008».

Secondo la Staccioli il modo per far fruttare questa attività e recuperare almeno in parte i costi esiste già da anni, e ricorda che nel luglio 2010 «Insieme al collega Giovanni Santini (Pdl) depositai una mozione in merito alla necessità di dare il via a un progetto sperimentale per utilizzare il cosiddetto ‘lavarone' per produrre compost oppure energia da biomasse». La mozione venne rinviata in Commissione, ma la consigliera regionale lamenta che non è stata mai discussa. Forse perché non tiene conto di qualche problema, come della burocrazia (di frequente eccessivamente farraginosa e fumosa) che avvolge la gestione del ciclo integrato dei rifiuti ed occorre rispettare. Inoltre, il problema che non riguarda solo i Comuni rivieraschi della Versilia, ma tutti gli enti a monte, e forse è qui che andrebbe trovata una soluzione che riguarda l'uso del territorio e dei fiumi che metta al centro non più l'emergenza, ma la prevenzione

Invece la Staccioli sembra tendere alla semplificazione di una materia complicata: «Basterebbe dividere i rifiuti organici dagli altri materiali anziché classificarli tutti come rifiuti speciali e portarli in discarica in maniera indifferenziata». Differenziare i rifiuti organici, anche se è più complicato per materiali come quelli spiaggiati, è cosa buona e giusta, ma è noto che la Toscana (e l'Italia) non hanno adeguati impianti di compostaggio e che proprio la parte politica dalla quale proviene Marina Staccioli spesso localmente si oppone decisamente alla realizzazione di questi tipi di impianti e di quelli per produrre energia da biomasse.

Inoltre, già a marzo l'azienda di raccolta rifiuti versiliese, l'Ersu, aveva annunciato un sistema meccanizzato per raccogliere e smaltire entro 72 ore il lavarone e si diceva che era già in  parte realizzato. Un progetto da  750 mila euro (320 dei quali già finanziati dall'Ato) e l'Ersu contava di attivare il servizio entro giugno, per la stagione estiva. Alberto Ramacciotti, presidente di Ersu, spiegava su Versiliatoday: «Si tratta di un sistema che permette di stoccare il lavarone in un'area dedicata (in via Pontenuovo, a Pietrasanta) di 3.700 metri quadri. Lì, in automatico, il macchinario separa la sabbia, che poi verrà riportata sulle spiagge, dalle alghe e dagli altri tipi di rifiuto, che saranno smaltiti a parte. Il tutto avviene entro le 72 ore, per evitare che i materiali vadano in putrefazione. L'impianto avrà una capienza di 7mila tonnellate al mese di lavarone. Il che significa che potrà essere utilizzato non solo per la Versilia, ma anche per la costa da Pisa a Massa-Carrara».

Evidentemente qualcosa non ha funzionato se la consigliera del Gruppo Misto non demorde ed individua anche un'area nel  quale dare il via al progetto pilota, «Magari con la collaborazione dell'Università», attuando il protocollo d'intesa tra Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Arpat, Asl 5 e il Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli. «Questa procedura - conclude la Staccioli - è già stata attivata in diverse parti d'Italia. E' ora che anche la Toscana intervenga in tal senso».

 

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