[06/11/2012] News
Riceviamo e pubblichiamo
E' in corso, e proseguirà fino al 9 novembre ad Arusha, in Tanzania, il consueto incontro annuale dei ranger di tutto il mondo per il 7th World Ranger Congress. I ranger, compresi i nostri guardiaparco che sorvegliano parchi nazionali, parchi naturali e riserva naturali sia statali che regionali, sono rappresentati da un'associazione operante a livello internazionale, l' International Ranger Federation (IRF). Si tratta un'organizzazione no-profit fondata nel 1992 finalizzata a far conoscere, tutelare e valorizzare l'attività dei ranger sparsi in 46 paesi in tutto il mondo e riuniti in 60 associazioni locali. Compito importante dell'associazione è quello di promuovere la formazione professionale soprattutto nei paesi dove le possibilità formative e le attrezzature scarseggiano e che spesso si tratta proprio dei paesi dove i valori di biodiversità da tutelare sono i più elevati.
Momento importante per i ranger è il loro congresso annuale che quest'anno si tiene appunto ad Arusha, in Tanzania, a sottolineare la battaglia in prima linea sostenuta proprio dai ranger per tentare di arginare il fenomeno dilagante del bracconaggio sostenuto anche dalle ecomafie.
Purtroppo sembra non esserci spazio, in questi tempi di crisi economica, per far conoscere il lavoro di chi rischia ogni giorno la vita, in tutto il Pianeta, per salvare ambienti, piante e animali per le generazioni che verranno. Il ruolo dei ranger è importante almeno quanto quello degli operatori di pace delle Nazioni Unite e, come chiesto da alcuni di loro, sarebbe ora di creare corpi di intervento analoghi per aiutare il loro lavoro nelle zone di maggiore crisi e conflittualità.
Per ora basterebbe dedicare un po' più di interesse alle aree protette, ai loro problemi e ai loro operatori, compresi quelli italiani, il cui lavoro è a rischio a causa della "Spending review".