[29/10/2012] News

Perché i titoli di Stato immondizia in euro fanno gola ai ricchi del pianeta

Dall'inizio della crisi in tanti si sono prodigati a spiegarci l'alchimia finanziaria, detta cartolarizzazione, applicata ai mutui sub-prime. Impacchettati in salcicciotti con altri titoli finanziari e giudicati erroneamente sicuri, sono stati rivenduti a mezzo mondo fino al crollo del mercato immobiliare Usa, che poi ha portato al collasso della Lehman Brothers e alla crisi che oggi attanaglia l'Europa. In tanti stigmatizzavano i poveri afro-americani che erano stati abbindolati a prendere mutui del 100 per cento del valore della casa da comprare fornendo come garanzia - o "collaterale", in gergo tecnico - la stessa abitazione. Con quel collaterale, la banca rivendeva il credito ad altri, dopo tutte le "procedure" di cartolarizzazione.

Il G20, il Papa, Obama e chi ne ha più ne metta hanno poi ammonito: «mai più così, regolamentiamo la finanza e queste follie speculative!». Nel 2010 il Congresso Usa ha passato la legge Dodd-Frank, che oggi aspetta attuazione sotto il fuoco incrociato delle lobby, ma qualche limite a cosa e quanto si può usare "come collaterale" è stato introdotto, seppure non ancora in maniera sufficiente. Nell'illuminista Europa che pontifica sulle regole e i trattati, per poi affondare sotto la crisi del debito "sovrano" passatogli dai mercati finanziari, continua invece ad avvenire qualcosa di molto più subdolo, rischiando di generare un crack peggiore di quello Lehman e del semplice default degli Stati. Nel Vecchio Continente ad aver patito fortemente la crisi finanziaria è stato il cosiddetto sistema bancario ombra. Ovvero la cornice dove si pongono in atto le vere alchimie e che si basa sugli hedge fund, sui money market, sulle società assicuratrici, sui fondi pensione e su alcune banche d'affari - tutti meno regolamentati del settore bancario tradizionale e con poco capitale proprio, ma tanti soldi dati da altri in gestione. Ma le nuove regole più stringenti sugli accantonamenti di capitale previsti per gli istituti di credito rischiano di gonfiare di nuovo il cosiddetto shadow banking system, anche grazie a nuovi stratagemmi. Uno di questi si chiama ri-ipoteca.

Proviamo a spiegare in che cosa consiste. Chi richiede prestiti fornisce spesso come collaterale titoli del tesoro. Questo avviene anche per banche e fondi speculativi. Quindi i creditori usano lo stesso collaterale in titoli di Stato per propri fini speculativi. Negli Usa è stato reinserito un tetto del 140 per cento sull'utilizzo del valore del collaterale - ossia lo si può usare massimo una volta e mezzo circa. Ma tale generosità non basta ai mercati finanziari e agli hedge fund della City di Londra - non vincolati da questa regola - sono diventati i principali prestatori delle grandi banche a stelle e strisce. In questo modo ciò che è geniale è che lo stesso collaterale ricevuto da Londra - pur se di dubbio valore se contiene titoli greci o spagnoli - lo si può usare per un numero enorme di operazioni - quello che in gergo tecnico si chiama churning.

Secondo un recente studio del Fondo monetario internazionale, un trilione di dollari di collaterale gestito dagli hedge fund su Londra ha coperto ben 4 trilioni di altri affari. E se si pensa che i titoli di Stato, magari anche spazzatura, sono usati per questo fine, c'è da tremare. I supervisori bancari non possono ancora cogliere tanti elementi dello shadow banking system in cui sguazzano le banche. Il collaterale uno solo... Viene da sorridere, quindi, quando i media ci vendono lo scontro titanico sull'Unione bancaria europea e la supervisione unica come qualcosa che potrebbe risolvere i destini del mondo o decretarne la fine, così come fa il piagnucolare e dibattere ancora sui criteri di Basilea specialmente del mondo bancario nostrano, quando il gioco principale del settore finanziario è sempre stato e sarà su come aggirare le nuove regole. Di cosa stiamo parlando allora, quando ancora una volta l'ingegno finanziario, che da sempre è stato il vero motore del capitalismo, è andato ancora una volta ben oltre l'ostacolo che alcuni governi hanno timidamente posto? Perché non iniziare a discutere apertamente di come la finanza non si possa più regolamentare, a meno che non vengano brutalmente messe a bando pratiche, strumenti, mercati e società che guidano questo circo senza fine? Capendo la ri-ipoteca - così come i nuovi giochi elettronici dei trader - allora possiamo comprendere perché alcuni grossi investitori istituzionali qualche giorno fa sono tornati a comprare a man bassa titoli greci spazzatura. Un collaterale a poco prezzo e che adesso dà anche interessi alti, che vuoi di più dalla vita se non l'amaro calice della finanziarizzazione?

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