[25/10/2012] News

Centro storico di Pisa: decibel ed ARPAT

Chiarimenti dell’Agenzia in merito ad un articolo di un quotidiano

Apprendiamo dal giornale Tirreno (edizione Pisa del 23.10.2012 "I decibel sforano per circa 200
giorni limiti di legge") che "In teoria ci sarebbero i controlli dell'Arpat, ma i due tecnici di stanza a
Pisa da 30 anni sono noti a tutti e (in più) girano con strumenti talmente grandi da stare in valigie
visibilissime: quando arrivano, i gestori dei locali abbassano il volume."

Esprimiamo
sorpresa e rammarico per il tono ed il contenuto dell'articolo che appare, inspiegabilmente, viziato
da un sapore diffamatorio nei confronti dell'Agenzia, del tutto gratuito.

Ci preme quindi
evidenziare che i tecnici ARPAT del Dipartimento di Pisa esperti in acustica, oltre a non essere
solamente due ed avere un'età decisamente inferiore a quella presumibile dall'articolo, hanno
effettuato gli ultimi rilevamenti di inquinamento acustico nel centro (piazza delle Vettovaglie) quattro
anni fa, tramite monitoraggio in continua con centralina, con evidenze di superamento dei limiti di
norma. Gli esiti dell'indagine furono inoltrati all'Associazione di Cittadini "La Cittadella per la qualità
della vita" ed al Comune di Pisa, che aveva sollecitato le misurazioni, e ricordiamo che l'Ente
competente per i provvedimenti conseguenti era ed è il Comune di Pisa.

Lo scorso anno
sono state eseguite misure di clima acustico sempre con una centralina di monitoraggio in continua
in un'altra zona del centro storico. In entrambi i casi le misurazioni sono state effettuate presso
abitazioni, mai per la strada per evidenti ragioni di opportunità. La finalità di tali rilevamenti è di tipo
conoscitivo del clima acustico complessivo, a supporto del Comune.

In aggiunta sono stati
effettuati negli anni misurazioni puntuali presidiate all'interno di abitazioni, anche in centro storico,
per determinare i livelli di immissione sonora prodotti da specifiche sorgenti.

Soprattutto
quest'ultima attività è sempre effettuata senza avvertire il responsabile della sorgente del momento
della misura (questo comportamento dell'Agenzia, contestato da parte di alcune aziende, fra l'altro,
è stato recentemente avvalorato anche da una sentenza del TAR - vedi href="http://arpat.httdev.it/f/tr.aspx/?
97Ui0l=stvs597db=1ty1kl:=&jjjyprmqh36hj1h5jid66d0/:jrh.h&x=pv&pc5p6hj1hd0qdpt/wopsz/zqtrwu
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), e, contrariamente a quanto l'articolo insinua, senza
farsene accorgere dai controllati, tant'è che le misurazioni su Pisa (dare un riferimento al periodo e
possibilmente dire quanti controlli) sono risultate tutte fuori limite, con le conseguenti azioni
sanzionatorie e provvedimenti amministrativi (da parte dell'Amministrazione Comunale) finalizzati al
rispetto dei limiti stessi.

Resta il fatto che per l'efficacia, anche giuridica, di questo tipo di
attività è necessario utilizzare strumentazione e metodologie a norma di legge senza
"improvvisazioni" di sorta.

Le misurazioni dei livelli sonore all'interno dei locali non sono
effettuate da ARPAT non essendo di propria competenza, ma, caso mai, della ASL.

 

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