[22/10/2012] News toscana

Pisa, l'occupazione che colora la cittą

Dopo la partecipata manifestazione di sabato 13 ottobre, il Municipio dei beni comuni ha restituito alla cittadinanza l'ex Colorificio Toscano, uno spazio destinato dalla proprietà - la multinazionale J-Colors - all'abbandono e al degrado. Si tratta di un primo passo importante per riaprire la partita sull'annosa questione della mancanza di sufficienti spazi per soddisfare le esigenze di aggregazione esistenti. Come Sinistra per..., ci siamo spesi a più riprese per imporre il tema nell'agenda politica dell'amministrazione e ottenere risposte concrete. Non possiamo, pertanto, che sostenere convintamente l'occupazione dell'ex Colorificio e la sua messa a disposizione per tutti i singoli e le realtà che hanno idee e progetti in grado di riempirlo e farlo nuovamente vivere. 

Il suo significato politico ci sembra interessante per diversi aspetti. In primo luogo, concretizza la volontà di contrastare lo sfitto, la nuova cementificazione e il consumo del suolo puntando sul recupero e il riutilizzo delle strutture esistenti, contenuti che abbiamo trattato aderendo alla campagna nazionale del WWF "RiutilizziAmo l'Italia". Inoltre, il Progetto Rebeldia trova finalmente una casa dove svolgere le innumerevoli attività delle associazioni che compongono il cartello e promuovere socialità ed integrazione in città. Un esito che salutiamo con entusiasmo, dopo un percorso di 18 mesi che ci ha visto richiedere insieme al mondo dell'associazionismo l'assegnazione di uno spazio al progetto, in quanto battaglia nell'interesse di tutta la cittadinanza.Invitiamo, pertanto, le istituzioni a non ridurre la vicenda a questione di ordine pubblico, ma a confrontarsi seriamente con le domande politiche che il Municipio dei beni comuni sta ponendo, a partire da quale progettualità hanno gli enti locali per ri-qualificare l'area alla luce della sua destinazione d'uso. In particolare, dopo la scelta di militarizzare in maniera esasperante la città durante il corteo di sabato 13 ottobre, ci teniamo a precisare che sarebbe inaccettabile assistere ad interventi manu militari contro gli occupanti per il bene della stessa tenuta democratica. 

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