[22/10/2012] News

Rifiuti, il Congresso Usa al lavoro sulla riduzione (in discarica)

Mentre in Italia, senza particolare successo, sono anni che si dibatte nei vertici di partito e si discute in televisione e nei bar della necessità di ridurre il numero dei parlamentari per ridare dignità alla politica e per garantire nello stesso tempo una migliore efficienza ed  efficacia alle istituzioni, negli Stati Uniti il Congresso  ha da mesi attuato una diversa ma altrettanto importante riduzione: quella dei propri rifiuti prodotti da destinare alla discarica.

Non stiamo parlando di qualche cestino e di qualche campana per la raccolta di carta da mandare al macero: il congresso americano (tra la sede principale, Il Campidoglio e tutte le sue strutture collegate) produce ogni anno qualcosa come 6.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani, l'equivalente di una cittadina di 12mila  abitanti (in effetti a Capitol Hill, come viene chiamata la sede del Congresso, lavorano circa 10.000 persone, tra membri, impiegati e dipendenti generici).

Negli Stati Uniti del resto alla riduzione del numero dei parlamentari ci avevano già pensato i Padri fondatori della Costituzione del 1787, e oggi a fronte di una popolazione di circa 314 milioni di abitanti, i cittadini eleggono "appena" 100 senatori e 435 deputati. Ben altri numeri rispetto all'Italia, dove a fronte di una popolazione di poco più di 60 milioni di abitanti ci troviamo 322 senatori (tra eletti e nominati) e 630 deputati (eletti): praticamente il doppio ma con un quinto della popolazione.

L'Agenzia che sovrintende alla gestione-manutenzione di Capitol Hill, The Architect of the Capitol, ha recentemente annunciato che nei primi nove mesi del proprio programma di riduzione dei rifiuti da destinare alla discarica sono state ben 3.700 le tonnellate di materia non riciclabile proveniente dalle strutture amministrative e logistiche del Congresso che sono state inviate nell'impianto di Covanta Energy Corp. ad Alexandria, in Virginia.

Il Sovrintendente dell'Agenzia, Stephen Ayers, ha dichiarato in un'intervista all'Huffington Post, che il volume totale di rifiuti salvati dalla discarica potranno raggiungere le 5.000 tonnellate entro la fine dell'anno, andando invece a recupero energetico.

«Mi congratulo con "The Architect of the Capitol" per i suoi sforzi in corso per migliorare il risparmio energetico in tutto il complesso del Campidoglio» ha riferito il senatore Charles Schumer, eletto nel collegio di New York e presidente della Commissione del Senato  per il Regolamento e l'amministrazione.

L'Agenzia del Campidoglio ha stipulato un contratto di 17 mesi alla fine dell'anno scorso con Urban Service Systems Corp., che consegna i rifiuti a Covanta, con l'obiettivo di riuscire a  deviare fino al 90% dei rifiuti solidi di Capitol Hill dalle discariche.

Questo obiettivo viene perseguito anche attraverso scelte poco ortodosse, da un punto di vista strettamente ambientale, ma sicuramente efficaci sul versante dei costi e dell'efficienza del sistema: esempio nelle varie mense a servizio dei dipendenti della massima istituzione rappresentativa americana sono state sostituite le stoviglie in materiale compostabile con quelle di plastica, proprio per favorire il recupero energetico rispetto al mero smaltimento ma anche al recupero di materia (qual è il compostaggio, che negli USA è tuttavia pratica poco diffusa).

Tuttavia è anche bene ricordare che il Congresso americano, attraverso la sua Agenzia  "The Architect of the Capitol" già da anni si dimostra particolarmente sensibile alla propria sostenibilità ambientale, predisponendo programmi di riduzione della propria impronta ecologica e di risparmio energetico. Rendendo tutto pubblico.  In Italia  nella relazione sullo stato dell'Amministrazione della Camera dei Deputati non c'è una sola parola riferita allo sostenibilità ambientale di questa istituzione. Non avevamo dubbi.

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