[18/10/2012] News toscana

Tutti i segreti della casa ecologica

Il progetto di Legambiente a Rispescia

Al Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di Legambiente di Rispescia (Grosseto) è stata già inaugurata la Casa sperimentale in edilizia sostenibile, realizzata nel contesto del progetto Abitare mediterraneo. Il progetto, lo ricordiamo, nasce con lo scopo di ricercare e testare metodologie costruttive ecocompatibili e a basso consumo energetico pensate e realizzate per rispondere alle caratteristiche climatiche tipiche del mediterraneo. Si tratta quindi di un edificio sperimentale che ha finalità strettamente scientifiche e divulgative, ma che però è stato studiato e realizzato al fine di rispecchiare in tutto e per tutto l'aspetto di un tipico podere della Maremma.

Abitare Mediterraneo è un progetto dell'Università di Firenze, che mette in rete la ricerca scientifica e il contributo di numerose aziende specializzate nell'edilizia sostenibile e di qualità. Depositato recentemente come marchio, il progetto nasce con lo scopo di individuare criteri di efficienza, sostenibilità e comfort per le aree geografiche a temperatura e umidità medio-alte, tipiche, appunto, del clima mediterraneo e per favorire una rete di aziende locali e nazionali in grado di realizzare o riqualificare edifici in base a tali criteri.

La "Casa ecologica di Legambiente" nasce quindi con lo scopo di sperimentare concretamente le soluzioni tecnologiche sviluppate dalla ricerca Abitare Mediterraneo, cercando di ottenere elementi di valutazione sui seguenti aspetti:

1 tecnologie di unione dei sistemi stratigrafici e caratterizzazione delle interazioni con gli elementi di connessione;

2 durabilità dei componenti dei sistemi;

3 replicabilità delle soluzioni tecnologiche;

4 comportamento termico e igrometrico dei componenti opachi e trasparenti;

5 comportamento acustico e illuminotecnico degli elementi trasparenti;

6 messa a punto di un sistema ad alta efficienza energetica (sistema edificio-impianti) testato in condizioni ambientali critiche dal punto di vista della durabilità dei materiali e delle prestazioni.

La realizzazione dell'edificio

Il prototipo nasce con l'intento di rappresentare un edificio rurale tipico della Maremma toscana, nello specifico un podere della Riforma agraria, stile "Ente Maremma". L'idea è infatti quella di realizzare una struttura tecnologicamente avanzata, ma che si integra nel contesto paesaggistico all'interno del quale viene realizzata.

Il prototipo è composto da due parti. La prima è a un piano, realizzata con struttura portante in legno; la seconda è su due livelli ed è costituita da due locali identici e sovrapposti, di cui quello al piano terra realizzato in struttura portante in muratura tradizionale e quello al primo piano in legno.

L'utilizzo del legno infatti è un elemento fondamentale in funzione di un'edilizia ecocompatibile ed energeticamente efficiente. La realizzazione di costruzioni a secco, quali quelle in legno, permette di coniugare le esigenze di efficienza energetica, il controllo totale sul processo progettuale e la velocizzazione dei tempi di costruzione (decisamente superiore alle normali costruzioni in muratura). Inoltre il legno ha spiccate caratteristiche antisimiche. Infine, anche in caso di incendio il legno ha importanti qualità, contrariaente a quanto ci si aspetterebbe: infatti, pur bruciando, non emette sostanze e fumi altamente nocivi e non è soggetto a repentini ed improvvisi crolli (a differenza, per esempio, di acciaio e cemento).

Le pareti (foto 2)

L'edificio quindi ha una struttura mista legno-muratura, realizzata per imitare una ristrutturazione di un edificio esistente. I risultati della ricerca, quindi, serviranno in un'ottica di favorire le ristrutturazioni del patrimonio edilizio esistente, negli ampliamenti e nelle sopraelevazioni. Le parti in legno sono state realizzate con pannelli portanti del tipo crosslam (X-Lam). La parte in muratura è invece in laterizio portante.

La stratigrafica delle pareti perimetrali in legno ha coniugato l'impiego di differenti tipologie di isolanti di origine naturale e non, per rispondere a differenti esigenze strutturali, di efficienza energetica e termoigrometrica, sfruttando le caratteristiche di materiali che comunemente non vengono impiegati nella costruzione di pareti. Esternamente rispetto alla struttura portante, il rivestimento è stato realizzato con uno strato di fibra di canapa (più interno) e uno in fibra di legno (più esterno), oltre, ovviamente alla rasatura. Internamente, una controparete in gesso rivestito nasconde, nell'ordine: uno strato di fibra di canapa e da uno strato di tavelle in argilla cruda, fissate con una rete metallica che ne assicura la stabilità. L'utilizzo delle tavelle in argilla cruda (identiche in tutto e per tutto a quelle utilizzate per i solai, ma non cotte) è un fondamentale elemento di innovazione del prototipo: esse servono alla regolazione termoigrometrica. Infatti, grazie alla loro igroscopicità esse fungono da regolatore dell'umidità e, grazie alla loro massa, contribuiscono ad aumentare l'inerzia termica delle pareti.

Gli infissi

Gli infissi scelti per la casa sono in legno e possiedono un doppio vetro bassoemissivo con intercapedine riempita con argon. in modo da ottenere il massimo livello delle prestazioni in termini di isolamento termico e acustico per le condizioni climatiche in esame.

Inoltre è presente un sistema di ombreggiamento con veneziane a controllo elettrico che permettono di controllare l'irraggiamento esterno. Il sistema è automatizzato grazie a un doppio sensore: un luxmetro, che rileva la luce esterna, e un anemometro, che misura il vento esterno. In tal modo la veneziana viene riavvolta nel caso in cui il vento raggiunga velocità troppo elevate, che rischierebbero di danneggiarla.

La copertura (foto 3)

Anche la struttura della copertura dell'edificio è lignea. Essa comprende un triplice strato isolante in fibra di canapa tra l'appoggio in tavelle cotte e il manto di copertura. Quest'ultimo impiega una tipologia di fissaggio nuova e perfettamente in linea col concetto delle strutture a secco: tutti gli elementi sono preforati e fissati alla doppia listellatura e ai pannelli in legno mineralizzato sottostanti tramite viti ed elementi di fissaggio. La falda a sud, inoltre, ospita 4 pannelli fotovoltaici e due collettori solari.  

L'impiantistica

L'edificio è dotato di un sistema di ventilazione dotato di recuperatore di calore (necessario durante l'inverno al fine di evitare dispersioni termiche). Il funzionamento del sistema è automatizzato e regolato da una centralina che attiva la ventilazione grazie a sensori posti nelle stanze e che rilevano l'eventuale superamento dei limiti di CO2 e VOC (Composti organici volatili). La climatizzazione è garantita da una pompa di calore aria-acqua con inverter ad alta efficienza. La pompa di calore è collegata a 4 differenti tipologie di riscaldamento a bassa temperatura: un sistema a pavimento radiante (sala), un radiatore (locale tecnico), un termarredo (bagno), un fancoil (primo piano), tutti quanti con funzionamento a bassa temperatura. La scelta di differenti tipologie è nata proprio dalla volontà di confrontare tra loro diversi sistemi di riscaldamento.

Sulla falda a sud del tetto sono inoltre presenti due collettori solari termici, che funzionano in integrazione alla pompa di calore, e 6 pannelli fotovoltaici ad alta efficienza da 250 Wp ciascuno, per un totale di 1,5 kWp. L'insieme di questi impianti rende la casa praticamente autosufficiente dal punto di vista energetico.

Chi ha fatto che cosa

Responsabile e coordinatore del progetto: arch. Alessandro Panichi

Collaboratori: ing. Matteo Chesi, ing. Stefano Chesi, ing. Fernando Muccetti, geol. Maurizio Sileoni, arch. Chiara Nespoli, arch. Alessandro Melillo, arch. Leoni Pierangioli, arch. Fabio Brivio, geol. Simone Martini, geol. Alessandro Bianchi.

Opere edili: Edilmark srl, Edilcommercio, Edilferro spa

Opere strutturali in legno e fornitura: Ciabatti Legnami, MakHolz, Storaenso

Copertura: Solava

Cappotto: Sto

Climatizzazione e impiantistica: Comit Acqua e Aria, Aermec

Sistemi schermanti: Hunter Douglas

Impianto fotovoltaico: Power One

Impianto solare termico: Sonnerkraft

Componenti in rame: Eurometal

Isolanti: Manifattura Maiano

Gesso rivestito: Lasice snc

Sistemi di fissaggio: Würth

Infissi e vetri: Sige spa, G&G srl, Vetreria Vesse, Bertini Fernando

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