[15/10/2012] News

Kazakistan sigillati i tunnel di Dagelen, dove faceva i test nucleari l'Urss

L'eredità radioattiva della Guerra fredda che avvelena l'Asia centrale

Mentre i russi sembrano tirarsi fuori dal Cooperative threat reduction (Ctr), meglio conosciuto come "Nunn-Lugar", per lo smantellamento delle armi nucleari e chimiche di epoca sovietica, che scade la prossima primavera, dal governo del Kazakistan ci arriva un comunicato stampa che annuncia: «Kenneth Handleman,Principal Deputy Assistant Secretary of Defense for Global Strategic Affairs (Usa), ed  Arthur Tom Hopkins, Deputy Assistant Secretary of Defense for Threat Reduction & Arms Control (Usa) saranno in visita in Kazakistan dal 15 al 19 ottobre».

I due rappresentanti del Dipartimento della difesa statunitense parteciperanno ad eventi in programma a Kurchatov e Semipalatinsk legati al completamento del grande e complesso "Degelen Project" 'che ha visto Usa, Kazakistan e Russia lavorare insieme nel recupero e smaltimento di materiale nucleare pericoloso che, secondo il Kazakistan, sarebbe «Sufficiente per una dozzina di bombe sporche».

L'intervento ha riguardato quello che al tempo dell'Unione Sovietica era il complesso nucleare segreto di Monte Degelen ed ha coinvolto diverse centinaia di chilogrammi di materiali utilizzabili per produrre armi nucleari, come plutonio ed uranio altamente arricchito. Il governo di Astana credeva che tutto fosse «In sicurezza in tunnel sigillati». Poi nell'area sono state scoperte attività di scavo per tentare di raggiungere i tunnel che hanno fatto temere che parte del materiale frutto della folle corsa al terrore nucleare della guerra fredda potesse essere rubato. Quindi, «I tunnel sono stati riaperti, riempiti di cemento speciale che ha reso inutilizzabile il materiale nucleare destinato alle armi, e poi richiusi - sottolinea la nota del Kazakistan - Precludendo così l'utilizzo futuro del complesso, questo progetto avrà un impatto positivo sulla sicurezza internazionale».

L'Urss ha condotto test nucleari sotterranei nel complesso del Monte Degelen dal 1961 al 1989 e l'Asia centrale ex sovietica ed il Kazakistan in particolare restano l'area più contaminata del mondo dalle scorie nucleari militari e civili e dalle armi chimiche "dismesse".  Nell'aprile del 2010, quando il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon visitò Il Degelen Mountain Complex, disse che «Il Kazakistan ha  dimostrato un'eccellenza eccezionale nel campo del disarmo nucleare. Nel 1991, il presidente Nazarbayev ha preso la decisione coraggiosa di chiudere il sito per i test nucleari di Semipalatinsk e di rinunciare alle armi nucleari. È stato un passo visionario».

In effetti, durante il  Global nuclear security summit che si è tenuto a Soul lo scorso marzo, lo smantellamento dei siti nucleari kazaki è stato uno degli esempi più citati ed anche il  presidente Usa Barack Obama che disse «Il Kazakhstan è un modello per tali sforzi di tutto il mondo». Che poi i dollari per questi sforzi ce li mettano in gran parte gli americani è un altro discorso... un discorso che ora, dopo averne abbondantemente usufruito, non sembra più andar bene ai russi per quel che riguarda lo smantellamento del loro obsoleto arsenale nucleare le cui scorie avvelenano l'Asia centrale.

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