[15/10/2012] News

Svolta della Disney contro la deforestazione

Niente carta da App ed April che disboscano l'Indonesia

La Walt Disney Co., la più grande casa editrice al mondo di libri per bambini, ha annunciato  un cambiamento radicale sia nell'approvvigionamento che nell'utilizzo della carta, riducendo al minimo la quantità e lo spreco di carta ed eliminare l'acquisto di prodotti che provengono da legname tagliato raccolto in modo insostenibile. Nel suo nuovo rapporto  "Paper Sourcing and Use Policy", la  multinazionale del divertimento ha annunciato l'aumento dell'utilizzo di carta riciclata e prodotti di carta certificata dal Forest stewardship council (Fsc) e che eviterà e di acquistare prodotti provenienti da foreste  che ha definito "ad alto valore di conservazione" e "alto valore di carbonio" foreste

La Disney si è anche impegnata a lavorare con la Rainforest action network (Ran) ed altre Ong «Per identificare (...) regioni con gestioni forestali povere  gli alti tassi di deforestazione », con particolare attenzione all'Indonesia, dove l'inarrestabile deforestazione per produrre pasta da carta sta decimando le foreste pluviali. Il cambio di politica della Disney arriva due anni dopo l'avvio della campagna di contro la multinazionale ed in particolare contro il suo braccio editoriale che produce 50 milioni di libri e 30 milioni di riviste l'anno prodotti in gran parte con la cellulosa delle foreste pluviali.

"Salva le Foreste" spiega che «Oltre a coinvolgere l'editoria, l'impegno comprende Disney media network, i parchi a tema, i villaggi turistici, le navi da crociera, e la confezione di tutti i prodotti, oltre a coinvolgere 3700 licenziatari che utilizzano personaggi Disney. Essa influenzerà anche le operazioni di 25.000 stabilimenti in più di 100 paesi che producono i prodotti Disney, tra cui 10.000 soltanto in Cina».

Beth Stevens, vicepresidente senior della Disney corporate citizenship, environment and conservation, ha sottolineato che «La politica della carta è un esempio di come la Disney svolge le sue attività in modo ecologicamente e socialmente responsabile e dimostra l'impegno della company a creare un impatto positivo e duraturo sugli ecosistemi e le comunità di tutto il mondo». La Disney dimentica tutte le accuse che le sono state rivolte negli anni passati e assicura di aver sempre  sostenuto la salvaguardia delle foreste e della natura: «Nel corso degli ultimi due decenni, il Disney worldwide conservation fund ha investito in programmi di conservazione in 112 Paesi, tra i quali più di 70 progetti in Indonesia per proteggere la foresta pluviale di Sumatra e lavorare con i villaggi per gestire in modo efficace gli habitat forestali critici. Dal 2009, la Disney ha investito più di 27 milioni di dollari di progetti forestali di carbonio negli Stati Uniti, Perù, Brasile, Repubblica democratica del Congo e Cina».

Rebecca Tarbotton, direttrice esecutiva di Ran ha detto, prende atto signorilmente del successo della campagna contro la politica forestale della Disney e di due anni di negoziati: «Le foreste pluviali valgono molto più da intatte che non ridotte a polpa di carta. Ci complimentiamo con la Disney per aver aggiunto la sua voce significativa al coro crescente di aziende che dimostrano che non c'è bisogno di sacrificare foreste o mettere a rischio animali per la carta che usiamo ogni giorno. Questa politica avrà un impatto particolarmente importante in Indonesia, il principale luogo in cui le foreste pluviali sono ancora tagliate per la cellulosa e la carta».

Ruth Nogueron, associate, del World resources institute riconosce che  «Le foreste del mondo si trovano ad affrontare molteplici pressioni. Le azioni della Disney per capire meglio l'utilizzo e la catena di rifornimento della sua carta inviano il segnale positivo che l'azienda riconosce la gravità di questo. Questo è un passo positivo, che riflette l'impegno della Disney a sostenere la gestione responsabile delle foreste».

Ran spiega che «A Sumatra, un'isola indonesiana più grande dello Stato della California, due giganti della carta, Asia Pulp and Paper (App) e Asia Pacific resources nternational (April), fanno la parte del leone di questa distruzione della foresta pluviale. Mentre son in pericolo di estinzione le circa 400 tigri di Sumatra rimaste allo stato selvatico, App e April continuano a distruggere il loro rimanente habitat della foresta pluviale per i prodotti di carta usa e getta».  Come sottolinea "Salva le Foreste", ad essere colpite dalla svolta Disney  sono soprattutto App ed April e Daniele Caucci, coordinatore di Terra! Conclude: «E' tempo che le imprese che ancora si ostinano ad acquistare carta legata alla deforestazione, seguano l'esempio della Disney, e adottino politiche di acquisto responsabili, per non macchiare il proprio nome e il proprio marchio con uno dei più grandi crimini ambientali della storia recente.  La produzione di carta è uno dei principali fattori della distruzione delle foreste indonesiane, che vengono abbattute al ritmo di circa un milione di ettari l'anno. La scelta di Disney dimostra che questa distruzione non è affatto necessaria».

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