[08/10/2012] News

Stati generali della bicicletta: verso un target 20-20-20 (bici, pedoni, Tpl) della mobilità

Un documento scientifico ricco di proposte interessanti e praticabili, quello emerso a Reggio Emilia a conclusione dagli Stati generali della Bicicletta e della Mobilità nuova, l'evento nazionale promosso da Anci, Legambiente, Fiab e #salvaiciclisti: la qualità urbana, per i promotori, si raggiunge se le amministrazioni comunali prenderanno impegni vincolanti per una diversa cultura della mobilità negli spazi urbani incentrata sull'uso della bicicletta come avviene nel nord Europa.

Nella due giorni di lavori (5 e 6 ottobre) i partecipanti hanno affrontato cinque aree di "riflessione": normativa (modifiche al Codice della strada e altre normative correlate), organizzazione della mobilità urbana (moderazione del traffico, Zone 30, Ztl, Ztm), governance (politiche nazionali, investimenti, incentivi/disincentivi), cultura ed educazione alla mobilità sostenibile (formazione, informazione e comunicazione con l'obiettivo di far crescere l'opinione pubblica sul tema) e reti ciclabili (circuiti nazionali e locali). Dal confronto è emerso un documento  (una sorta di Libro di impegni per le Amministrazioni di ogni livello, disponibile nelle prossime ore sul sito www.comune.re.it/italiacambiastrada e sui siti delle associazioni promotrici) che sintetizza le proposte principali in materia di mobilità nuova. Tra queste vi sono la riduzione al limite dei 30 chilometri orari della velocità urbana, il rafforzamento degli investimenti sul trasporto pubblico e sulle infrastrutture minori e gli spazi a servizio di ciclisti e pedoni, il dimezzamento della mortalità causata da incidenti in ambito urbano, la creazione di una rete di slow cities impegnate a promuovere una nuova filosofia di mobilità nelle città e a continuare il confronto e lo scambio di idee e best practice, l'introduzione di corsi di mobilità ciclistica nelle scuole, il ridisegno delle città mettendo al centro della pianificazione pedoni e ciclisti.

Il tutto per raggiungere un target 20-20-20 della mobilità (intese come percentuali di ripartizione modale, tra bici, pedoni, trasporto pubblico locale-Tpl), come obiettivo medio nazionale, ma per il quale ogni città dia il proprio contributo, andando anche oltre.  «Il cambiamento nasce dal basso e dalle città, per questo bisogna lavorare per diffondere una cultura amministrativa che renda la mobilità ciclabile parte della programmazione degli enti locali - ha dichiarato Graziano Delrio, presidente dell'Anci e sindaco di Reggio Emilia- L'alleanza tra associazioni e Comuni di cui questo evento è testimone costituisce una grande potenzialità da sfruttare per rendere il cambiamento ineluttabile. Per questo occorre che chi si candida a governare il Paese, chiunque sia, prenda impegni precisi in materia di mobilità dolce sia in termini di azioni, sia di monitoraggio delle città attraverso indicatori. Il tema della mobilità sostenibile deve entrare nell'agenda del Paese e il lavoro svolto in questi giorni deve proseguire con i sindaci in prima fila in questa grande campagna per una mobilità nuova».

Tra l'altro gli "Stati generali della bicicletta", dopo l'esperienza positiva di questa prima edizione, a cui hanno partecipato più di 500 persone provenienti da tutta Italia e rappresentanti del ministero dell'Ambiente e dell'Organizzazione mondiale della sanità, si appresta a diventare un appuntamento permanente con cadenza annuale.

Le proposte sono elaborate dal Comitato scientifico, e sono il frutto dell'analisi dello status quo. L'Italia è il Paese europeo con la più alta densità di automobili: 36 milioni di auto, il 17% dell'intero parco circolante in Europa, a fronte di una popolazione pari al 7% di quella dell'intero continente. Il traffico veicolare assorbe l'1% del Pil in inefficienza e il 2% se ne va per i costi dell'incidentalità. Gli scontri stradali mietono, ogni giorno, vittime e feriti.

Il rapporto tra trasporto pubblico e trasporto privato a Roma è 28 a 72, a Londra è 50,1 contro 49,9, a Parigi 63,6 contro 36,4, a Berlino 66 contro 34, a Barcellona 67 contro 32. In Italia Irisbus, l'unica fabbrica di autobus, è stata recentemente chiusa, in totale controtendenza con il resto d'Europa. Le spese legate al possesso di un'automobile sono circa un terzo del reddito medio famigliare, dato in crescita in presenza di un abbassamento costante e progressivo del potere d'acquisto. Parallelamente si registra un costante aumento dei cittadini che si spostano in bicicletta e che chiedono maggior sicurezza.

«Ciò che è importante è innanzitutto una svolta culturale su questi temi - ha aggiunto Delrio - Non sono infatti tanto preoccupato per la scarsità di risorse, perché quando la visione è chiara le risorse di trovano. Sono più preoccupato dall'idea che nel nostro Paese si continui a credere che lo sviluppo viene necessariamente dalle grandi opere». 

 

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