[04/10/2012] News toscana

Slitta a fine ottobre la messa in sicurezza del relitto della Costa Concordia

«Forti irregolaritą degli strati superficiali del granito del fondo marino e di fessurazioni nella roccia sottostante»

Sono emerse novità nella riunione convocata da Franco Gabrielli,  Commissario delegato - Capo Dipartimento della Protezione civile, del Comitato consultivo per l'emergenza successiva al naufragio della Costa Concordia, allargata anche alla Costa Crociere e al consorzio Micoperi-Titan, per definire lo stato dell'arte delle attività per la rimozione della nave.

La Protezione Civile spiega che «Rispetto al termine della messa in sicurezza della Concordia, inizialmente previsto per il 31 agosto 2012, i tecnici hanno stimato di completare i lavori entro la fine del mese di ottobre, salvo ulteriori imprevisti. Questo ritardo rispetto al crono programma iniziale è stato dovuto a diversi fattori: le condizioni meteorologiche avverse delle ultime settimane, la presenza di forti irregolarità degli strati superficiali del granito del fondo marino e di fessurazioni nella roccia sottostante, la quantità imprevista di roccia da livellare per poter posizionare i basamenti. Fino a oggi, le costanti rilevazioni svolte Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze non hanno comunque segnalato alcuna anomalia nei movimenti del relitto».

Si sono quindi presentate alcune delle preoccupazioni avanzate dagli ambientalisti e da tecnici esterni.

Nella nota rilanciata anche dalla Regione Toscana si legge che «Il progetto di stabilizzazione, pensato per evitare eventuali scivolamenti del relitto nel corso della stagione invernale, prevede l'installazione di un sistema di ritenuta costituito da quattro basamenti ancorati al fondale lato terra (due dei quali dovrebbero essere completati già nei prossimi giorni); a questi vengono agganciati complessivamente 16 fasci di cavi di acciaio, collegati a punti di forza saldati sulla parte emersa del relitto, pensionati tramite dei martinetti idraulici. Procedono intanto le attività per il completamento del sistema di tensionamento che permetterà il riassetto verticale della Concordia, quelle per la costruzione del falso fondale e delle sei piattaforme sottomarine sulle quali poggerà il relitto, oltre alla produzione dei cassoni dai quali dipenderà il galleggiamento.

Rimane, comunque, l'impegno del Consorzio Micoperi-Titan, condiviso con Costa Crociere, e il Comitato Consultivo, a perseguire ogni utile soluzione per ridurre i tempi, mantenendo la sicurezza dei lavori, la salvaguardia dell'ambiente e la vita socio-economica dell'isola».

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