[04/10/2012] News toscana

Toscana: nel 2011 lieve crescita della raccolta differenziata ma aumenta il riciclaggio

Lentamente, ma cresce. E' la raccolta differenziata dei rifiuti in Toscana, che secondo i dati dell'Agenzia Regionale Recupero Risorse per il 2011 si è attestata al 42,21%. Due punti in più rispetto al 2010.

Per l'assessore all'Ambiente della Regione, Annarita Bramerini, c' è ancora molto da fare: «Occorre velocizzare gli investimenti da parte dei singoli ATO, mentre l'impegno della Regione, garantito per la riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti e per la promozione della RD,  si apre sempre di più all'intera filiera, come dimostrano gli accordi di filiera con Corepla per il riciclaggio effettivo di materiali plastici e il lavoro con Coreve per impostare gli utilizzi alternativi al vetro non riciclabile nelle vetrerie».

Aggregazioni delle aziende di settore; chiari messaggi sull'importanza del primo passo del cittadino (la separazione dei rifiuti,  che va fatta e fatta bene); continua sollecitazione al sistema delle imprese perché si realizzino sempre di più le possibilità di re-immissione delle materie prime seconde nel sistema manifatturiero. Questi i tre passaggi che la Regione sostiene e ritiene determinanti.

Tornando ai numeri, si evidenzia come la produzione di rifiuti urbani nel 2011 è diminuita significativamente, col dato pro-capite che è passato da 670 a 630 kg/abitante, valore analogo a quello del 2000. Con l'inarrestabile contrazione dei consumi,  per l'anno in corso questa diminuzione sarà ancora più significativa. I segnali numerici si vedono già bene in molte realtà: ad esempio nei 12 comuni serviti da Quadrifoglio, compreso il capoluogo, nei primi 8 mesi del 2012 sono state raccolte 16.000 ton di rsu in meno, tra differenziati e indifferenziati, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (che come abbiamo visto era già in ribasso).

La conseguenza della minor produzione di rifiuti dovuta al calo dei consumi  è che anche il dato pro-capite di materiale raccolto separatamente è calato nel 2011 di circa 3 kg/abitante/anno attestandosi sui 247kg/ab/anno. Al di là del minor gettito, qui lo scenario è però variegato a seconda delle Province: ad Arezzo i kg pro capite sono stati 191, a Firenze 270, a Grosseto 185, a Livorno 237, a Lucca 296, a Massa 197, a Pisa 236, a Pistoia 208, a Prato 313, a Siena 262. Questa "macchia di leopardo" è dovuta anche alle metodologie di servizio, con sistemi che evidentemente facilitano e migliorano quantità e qualità dei materiali separabili e sistemi che invece sembrano mostrare la corda, avendo raggiunto il massimo del potenziale intercettamento. Ma anche qui si può fare ancora molto in termini di qualità del materiale conferito dal cittadino, riducendo la frazione estranea.

I numeri della raccolta differenziata  Toscana

Analizzando la frazione differenziata, per il 2011 a livello di Ambito territoriale il risultato migliore in termini di efficienza dei sistemi di raccolta  è stato quello dell'ATO Toscana Centro (province di Firenze, Pistoia e Prato) che, con il 47,42%, ha superato per la prima volta l'obiettivo del 45% di raccolta differenziata (previsto dal D.Lgs. 152/2006). Seguono l'ATO Toscana Costa (province di Livorno, Lucca, Massa e Pisa) con il 42,40% e l'ATO Toscana Sud (province di Arezzo, Grosseto e Siena) con il 38,11%.

A livello provinciale l'obiettivo di legge è stato superato dalle province di Firenze (49,55%), Lucca (48,92%), Prato (48,45%) e Siena (46,46%), mentre è ancora al 30% di raccolta differenziata la provincia di Grosseto (30,05%). Secondo i dati certificati da ARRR, i Comuni toscani che hanno superato l'obiettivo del 45% (fissato dal D.Lgs. 152/2006) di raccolta differenziata sono 95, tra questi, 21 hanno superato anche l'obiettivo del 65% previsto per il 2012. Addirittura 9 hanno superato l'85% , traguardo che testimonia l'attenzione particolare che queste amministrazioni comunali, attraverso le aziende di gestione, hanno  dedica alla raccolta differenziata.

In dettaglio nel 2011 in Toscana si sono raccolte in forma differenziata per essere avviate a riciclaggio 297 mila tonnellate di carta e cartone (32% del totale RD), 228 mila tonnellate di rifiuti organici (25%), 107 mila tonnellate di sfalci e potature (11%), 66 mila tonnellate di legno (7%), 92 mila tonnellate di vetro (10%), 30 mila tonnellate di metallo (3%), 48 mila tonnellate di plastica (5%), 21 mila tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (2%), circa 9 mila tonnellate di altri rifiuti ingombranti (1%), 7 mila tonnellate di stracci (1%), e circa 2.300 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi (ad es. pile esaurite) che rappresentano lo 0,2% delle RD.

L'addizionale prevista per ogni Comune quale tributo per lo smaltimento in discarica in funzione dell'efficienza della  RD e della produzione pro capite di rifiuti non sarà applicata ai 127 Comuni (70 dell'ATO Toscana Centro, 32 dell'  ATO Costa e  25 dell' ATO Sud) che nel 2011 hanno superato l'obiettivo di raccolta differenziata del 45% ; lo scorso anno l'addizionale non venne applicata  solo a 78 comuni.

Il riciclaggio in Toscana

L'attenzione della Regione e delle aziende di raccolta, selezione,  trattamento si sta spostando  dalla percentuale di raccolta differenziata alla la percentuale di quanto effettivamente riciclato (cioè re-immesso nel sistema produttivo come materie prime seconde):  è la stessa Ue che invita gli stati membri a «...migliorare e armonizzare le statistiche e i metodi di calcolo relativi ai rifiuti, al fine di disporre di una base affidabile per promuovere il riciclaggio...» con l'obiettivo primario di migliorare l'efficienza delle risorse.

Per quanto riguarda il riutilizzo e il riciclaggio, la Direttiva 2008/98/CE stabilisce che "al fine di rispettare gli obiettivi della presente direttiva e tendere verso una società europea del riciclaggio con un alto livello di efficienza delle risorse, gli Stati membri adottano le misure necessarie per conseguire i seguenti obiettivi: entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, nella misura in cui tali flussi sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso".

Secondo il primo studio effettuato da Confservizi-Cispel Toscana analizzando i dati di quanto è stato raccolto in forma separata delle rispettive frazioni e seguendo i criteri di calcolo comunicati dalla Commissione UE relativi all'individuazione dell'effettivo avvio a  riciclo dei singoli flussi differenziati (le modalità di calcolo tengono conto dei dati certificati di RD, della composizione merceologica,  della stima degli scarti, della stima della perdita di processo tra la fase di raccolta e quella di riciclo, del riciclo post impianto)  a livello regionale il tasso aggregato di riciclaggio dei 5 flussi analizzati ha di fatto superato il 50% di quanto raccolto in maniera differenziata, anticipando l'obiettivo stabilito per il 2020.

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