[01/10/2012] News toscana

“Liberalizzare subito, liberalizzare tutto!”. Sicuri che sia la strada giusta?

Sembra il  coro ritmato di un corteo sindacale, invece quello delle liberalizzazioni senza sé e senza ma è lo slogan che  periodicamente prende vigore quale pietra filosofale per sanare il Paese. Per poi eclissarsi e sparire non si sa bene in quale cassetto.

Ma oggi è giornata di rilancio, a cominciare dall'intervista rilasciata di Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Antitrust, che all'Huffington Post di Lucia Annunziata  ha anticipato il documento pro-liberalizzazioni che presenterà domani al governo Monti. Secondo il presidente dell'Autorità per la concorrenza e i mercati  (Agcm)  il problema degli Enti locali non si ferma ai verminai economico/politici scoperchiati di recente, ma si allarga : le Regioni sono anche un ostacolo alla modernizzazione ed all'efficienza del Paese. Di più: secondo Pitruzzella, gli enti locali  - in ogni loro dimensione istituzionale -  «boicottano» in modo vero e proprio le liberalizzazioni, non applicando le leggi e spesso «decidendo nel senso opposto».  E il presidente fa esempi concreti, affermando così che il mercato dell'energia è si stato liberalizzato ma «...l'Italia è piena di aziende municipalizzate che non voglio abbandonare i loro monopoli locali e resistono al sistema delle gare, unica via per abbassare i costi».

Come dire che se la svizzera Glencore si sfila dalla cordata di rilevamento di Alcoa, il motivo addotto (costo dell' energia  non competitivo nel nostro Paese) impatta in ambito sì nazionale, ma anche locale, così da determinare una sorta di corto circuito politico-economico-istituzionale.

Pitruzzelli preciserà domani, nella sua Segnalazione al governo,  tutti i settori coinvolti in questa "impossibilità liberalizzatoria" originata dal referendum del giugno 2011, che secondo l'Antirtrust   ha portato via, con l'acqua,  l'obbligo di gare e concorrenza per tutti i settori strategici coinvolti, dall'energia ai rifiuti, passando per trasporti pubblici e poste.

In attesa della risposta dei governatori, che sembrano a questo punto destinati ad un incontro a settimana per rispondere al fuoco di fila aperto contro l'ente "Regione", sarebbe interessante conoscere la strategia a breve della Regione Toscana che,  pur con grave ritardo, sembra decisa a non arretrare di un millimetro dalla linea adottata per rendere più efficienti le strutture  di servizio locale. Cominciando dall'aggregazione delle aziende dei rifiuti, che dalla polverizzazione attuale dovranno diventare solo 3 (una per Ato) entro brevissimo tempo, rispondendo a precisi parametri di economicità ed efficacia.

Se questo si realizzerà, sarà la strada obbligata per altri settori pubblici e probabilmente per superare gli scogli di campanile a livello di aggregazione delle province. Sarà veramente così?

 

Torna all'archivio