[01/10/2012] News

Tassa sulle transazioni finanziarie: Francia e Germania ingranano la prima. E l’Italia?

Greenreport.it media partner della campagna. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

La campagna ZeroZeroCinque accoglie con grande soddisfazione le raccomandazioni che emergono dai lavori preparatori al Forum sulla cooperazione promosso dal ministro per la Cooperazione internazionale e dalla Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri, in corso oggi e domani a Milano.

Dal documento preparatorio del gruppo di lavoro "Come l'Italia immagina la cooperazione allo sviluppo post 2015", i risultati del quale saranno presentati oggi alla presenza del premier Mario Monti, emerge chiaramente la raccomandazione che il nostro Paese sostenga l'introduzione della Tassa sulle transazioni finanziarie (TTF), impegnandosi a destinare alla cooperazione internazionale almeno il 50% del gettito raccolto.

Questa raccomandazione avanzata nel  Forum della Cooperazione è quanto mai attuale. «In questi giorni è cruciale la piena e convinta adesione dell'Italia al percorso europeo per l'introduzione entro la fine dell'anno della TTF attraverso la procedura della cooperazione rafforzata», dichiara Andrea Baranes, portavoce della campagna ZeroZeroCinque. Le negoziazioni tra almeno nove Stati Membri dell'Unione Europea sono in corso - Germania e Francia hanno già inviato alla Commissione Europea una lettera di pieno supporto al percorso della cooperazione rafforzata ed hanno contemporaneamente invitato  altri Stati Membri, tra cui l'Italia, ad aderirvi al più presto. «Chiediamo al premier Monti e al ministro Grilli di sostenere attivamente questo processo, affinché l'Italia possa ricoprire un ruolo da protagonista, per una causa che è ampiamente sostenuta dall'opinione pubblica italiana ed europea - continua Baranes - Oggi il 70% delle operazioni sulla borsa di New York sono high frequency trading, transazioni eseguite nell'arco di secondi o di millesimi di secondo da computer, senza nessun intervento umano.

In Europa tali operazioni sarebbero "solo" il 40% del totale. Transazioni che non hanno nessun legame con l'economia reale, ma che esasperano la volatilità e l'instabilità sui mercati, distruggendo vite a livello globale, con effetti ancora più drammatici nei Paesi più poveri e più vulnerabili. La TTF renderebbe molto meno convenienti, se non impossibili, tali transazioni e genererebbe un gettito che in parte chiediamo di destinare ad iniziative di cooperazione con i Paesi del Sud del mondo e a programmi per il contrasto ai cambiamenti climatici».

 

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