[25/09/2012] News toscana

Ri-prodotti in Toscana: ecco i dieci premiati. Bramerini: “E’ la strada giusta”

Il premio č stato promosso da Legambiente e Revet (nell’ambito di Puliamo il mondo) in collaborazione con Regione Toscana, Corepla e Coreve

Con i loro acquisti verdi (i "Ri-prodotti" derivati dalle plastiche eterogenee delle raccolte differenziate toscane), hanno valorizzato le raccolte differenziate fornendo un esempio concreto ai propri cittadini: sono i 9 comuni e l'azienda a partecipazione pubblica virtuosi, selezionati da Revet e Legambiente Toscana nell'ambito del premio Ri-prodotti e Ri-acquistati. Stamani, alla presenza dell'assessore Regionale Anna Rita Bramerini, del presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza (nella foto) e del presidente di Revet Valerio Caramassi, sono stati dunque premiati i comuni di: Calcinaia, Firenze, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Grosseto, Massa e Cozzile, Prato, San Gimignano, Siena e l'Asiu di Piombino.

«Ci auguriamo che questo premio funzioni da incentivo e da stimolo per tutti i Comuni toscani - ha detto l'assessore Bramerini - affinché investano un sempre maggiore impegno nella raccolta differenziata e al contempo nel riciclo effettivo dei materiali. Per questo la Regione è intervenuta con finanziamenti consistenti sia per promuovere queste attività sia per supportare la gestione di impianti di trattamento destinati a questo fine. La scommessa è duplice: da un lato ridurre la produzione di rifiuti e aumentare la raccolta differenziata, dall'altro incentivare le filiere del recupero. E cioè consolidando la green economy, creando nuovi settori produttivi e aprendo nuove opportunità di lavoro».


Nel 2011 e nel 2012 infatti (il bando di quest'anno è ancora aperto e scade il 2 ottobre), una parte dei proventi dell'ecotassa è stata destinata dalla Regione Toscana a incentivare gli acquisti verdi ovvero i prodotti realizzati in materiale riciclato, in particolare con le plastiche eterogenee (vaschette, retine, shopper, piatti e bicchieri usa e getta...) delle raccolte differenziate regionali, altrimenti destinate al recupero energetico.


«Le buone pratiche si stanno diffondendo ed è proprio con una buona emulazione che speriamo l'esperienza progettuale di RI-PRODOTTI E RI-ACQUISTATI si radichi e si rafforzi anche nei prossimi anni  - ha dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana -  Per questo, inviteremo Revet e Regione Toscana a non demordere e a continuare sul sentiero di marcia già tracciato».


«Revet ha realizzato progetti e investimenti per avviare al riciclaggio la massima quantità di rifiuti raccolti, selezionati e trattati (oltre 135.000 tonnellate l'anno di multimateriale, cioè vetro, plastiche, acciaio, alluminio, poliaccoppiati come Tetra pak) in Toscana - ha detto il presidente di Revet Valerio Caramassi -  Il nuovo piano industriale di Revet è orientato al massimo riciclaggio di queste frazioni: e se per i metalli, i poliaccoppiati e parte del vetro il riciclo è sempre stato garantito, così come per le frazioni nobili delle plastiche (il PET delle bottiglie di acqua, l'HDPE dei flaconi dei prodotti igienizzanti), sono invece determinanti gli sforzi di ricerca e industriali fatti recentemente da Revet per  arrivare ai Ri-prodotti in Toscana, che sono i nuovi manufatti o parti di prodotti realizzati dai partner Revet partendo dalle plastiche eterogenee, la frazione meno nobile delle plastiche, che altrimenti andrebbe a recupero energetico o a smaltimento».

«Ringraziamo la Regione perché unica in Italia ha predisposto un sistema di incentivazione - ha concluso Caramassi - che è indispensabile per riuscire a colmare quel delta di costo rappresentato dalle inevitabili spese aggiuntive della filiera industriale del riciclo: con il riciclo è necessario operare in modo simile a come si è operato per le rinnovabili».

 

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