[24/09/2012] News toscana

Enrico Rossi: «Preparato col ministero percorso per riperimetrazione Sin di Livorno, Massa e Piombino»

«In Toscana un errore pensare al futuro senza manifattura»

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi (nella foto) intervenendo oggi a Livorno al convegno della Cgil "Difendere il lavoro, creare nuova occupazione" (di qualità e sostenibile, avremmo voluto fosse stato aggiunto nel titolo), al quale hanno partecipato, tra gli altri, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, e quello di Piombino, Gianni Anselmi.

Rossi, ricordando la richiesta avanzata nei giorni scorsi al governo dalla Regione di riconoscere Livorno e Piombino come aree di crisi, è tornato a parlare proprio della riperimetrazione dei Sin di Livorno, Massa e Piombino, che sarà definita nei prossimi mesi: «Con il ministero dell'Ambiente abbiamo messo a punto un percorso che consentirà di escludere dai siti le aree che rappresentano una minore criticità ambientale e che in tempi rapidi potranno essere quindi destinate a nuove attività produttive. Quella della riperimetrazione è un'opportunità per l'economia toscana che vogliamo sfruttare al meglio. Investiremo prima nell'attività di bonifica e risanamento delle aree declassificate e poi lavoreremo per favorire l'insediamento di nuove imprese in grado di creare nuova occupazione».

Bene portare a termine la bonifica e il risanamento del territorio (solo questo, se perseguito, è un obiettivo di tutto rispetto nello scenario nazionale), ma poi è necessaria la massima attenzione nella scelta delle aziende da insediare per evitare che si innestino circoli viziosi e, come in una sorta di gioco dell'oca, si ricominci tutto da capo. Importante da questo punto di vista il coinvolgimento degli enti di controllo (l'Arpat, ma non solo), come annunciato nei giorni scorsi dall'assessore Bramerini. 

«Anche questo è un capitolo della nostra battaglia per assicurare un futuro industriale alla Toscana - ha continuato Rossi - Non c'è ancora sufficiente consapevolezza della drammaticità della crisi e dei danni che il governo Berlusconi, affossando ogni politica industriale, ha fatto all'attività manifatturiera in Italia e in Toscana. E devo dire che anche nell'attuale governo una piena coscienza dei rischi che il sistema Italia sta correndo non c'è: troppi sono convinti che ci si debba affidare alle virtù del mercato, quello che serve, invece, è appunto una forte e seria politica industriale.

Anche in Toscana - ha detto ancora Rossi - si è, a un certo momento, cullata l'idea di un futuro senza manifattura, tutto centrato sulla rendita. Un errore. Noi stiamo lavorando perché la Toscana torni ad essere una terra che offre opportunità di fare buona economia: un imprenditore disposto ad investire, rispettando le leggi e le regole, deve trovare qui la sua casa». Greenreport condivide quanto sostiene Rossi, anche se ci piacerebbe che fosse aggiunto l'aggettivo sostenibile a qualificare la politica industriale, non tanto per una questione di lessico "green" (talvolta il termine è perfino abusato) ma perché in questo caso (visto quanto sta succedendo a Taranto) anche le parole hanno il loro peso. 

 

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